Il fenomeno Pogacar è più umano? “Solo” due vittorie nelle ultime cinque Classiche disputate
Tadej Pogacar sta scrivendo pagine importanti di storia del ciclismo e sta infilando record in serie, conseguendo risultati incredibili che rimarranno per sempre nel mito del pedale. Lo scorso anno firmò la leggendaria doppietta Giro d’Italia-Tour de France, riuscendo poi a laurearsi Campione del Mondo. Ha vinto tre Tour de France, quattro Giri di Lombardia, due Liegi-Bastogne-Liegi, due Giri del Fiandre, ma quest’anno ha “steccato” in alcune occasioni ed è risultato umano per i suoi standard.
Partiamo da un dato: nelle ultime cinque Classiche ha alzato le braccia al cielo “soltanto” in due occasioni. Meno della metà, poco rispetto alle medie a cui il 26enne ci ha abituato nelle ultime stagioni. Dopo aver dettato legge all’UAE Tour (corsa di sette tappe andata in scena negli Emirati Arabi Uniti a febbraio), ha preso parte a cinque gare di un giorno: successo alle Strade Bianche, terzo posto alla Milano-Sanremo, affermazione al Giro delle Fiandre, seconda piazza alla Parigi-Roubaix e alla Amstel Gold Race.
Sugli sterrati della Toscana aveva dominato con un’epocale fuga solitaria a 64 chilometri dal traguardo, esultando nella gremita Piazza del Campo a Siena. Alla Classicissima di Primavera ha attaccato a ripetizione sulla Cipressa e poi sul Poggio per sfiancare Mathieu van der Poel e Filippo Ganna, ma sul traguardo di via Roma è stato battuto in volata dall’olandese e dal piemontese. Diversa la musica alla Ronde: ha piazzato cinque rasoiate prima di staccare la concorrenza sul terzo passaggio all’Oude Kwaremont quando mancavano 18 chilometri.
Nell’ultima settimana sono arrivate due delusioni: alla sua prima apparizione all’Inferno del Nord ha corso da protagonista ed è rimasto solo insieme a van der Poel, ma è caduto in un tratto di pavé nel cuore di un duello campale e non ha potuto contrastare il grande avversario che conduce così per 2-1 nei duelli delle Classiche Monumento di quest’anno. Oggi ha attaccato quando mancavano 42 km e ha guadagnato una trentina di secondi sugli inseguitori, Remco Evenepoel e Mathias Skjelmose lo hanno raggiunto, nella volata finale ha scavalcato il belga ma sulla sinistra è stato beffato a sorpresa dal belga nella Classica della Birra.
Tadej Pogacar è più umano? Ora c’è grande curiosità sulla Liegi-Bastogne-Liegi in programma settimana prossima. Sarà il suo ultimo appuntamento in questa prima parte di annata agonistica, poi si concentrerà sulla preparazione per il Tour de France, dove sarà il grande favorito della vigilia per inseguire la quarta apoteosi in maglia gialla.