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Tadej Pogacar sconfitto alla Amstel Gold Race: “Il traguardo è arrivato 5 metri troppo tardi”

Tadej Pogacar ha attaccato quando mancavano 42,5 chilometri al traguardo e sperava di vincere in solitaria la Amstel Gold Race, dopo aver dettato legge al Giro delle Fiandre ed essere caduto alla Parigi-Roubaix. Lo sloveno ha guadagnato un margine di una trentina di secondi, ma da dietro sono rinvenuti uno stoico Remco Evenepoel e un superbo Mattias Skjelmose. Il belga e il danese sono rientrati sul Campione del Mondo quando mancavano otto chilometri al traguardo e hanno fatto insieme il Cauberg.

La ribattezzata Classica della Birra si è decisa allo sprint: Evenepoel è partito per primo, Pogacar lo ha affiancato e sembrava potersi imporre, ma sulla sinistra è sbucato uno sbalorditivo Skjelmose, che ha sorpreso i due grandi favoriti della vigilia e ha così conquistato il successo più importante della propria carriera. Grande amarezza per il vincitore di Giro d’Italia e Tour de France, che ha chiuso in seconda posizione precedendo Evenepoel e che ora lancia il guanto di sfida in vista della Liegi-Bastogne-Liegi.

Tadej Pogacar ha analizzato la propria prestazione ai canali di Spazio Ciclismo: “Alaphilippe ha attaccato come se avesse le gambe per vincere la corsa, quindi ovviamente l’ho seguito. Non si può mai sottovalutare Alaphilippe, quindi l’ho seguito e ho pensato che saremmo andati lontano insieme. Ma sulla salita successiva si è staccato, quindi sono dovuto andare da solo e il gruppo dietro è stato sempre molto vicino. Poi, una volta che Skjelmose e Remco si sono riuniti, è stato davvero difficile competere contro due corridori così forti. Così ho deciso di aspettarli negli ultimi 6 chilometri o giù di lì, ma non sono stati sufficienti per recuperare in vista dello sprint”.

Il capitano della UAE Emirates-XRG ha poi proseguito, analizzato la volata: “Con l’ultimo Cauberg prima del traguardo è un po’ più difficile di prima, ma credo che tutti fossero un po’ al limite. Mi aspettavo che qualcuno avrebbe attaccato sulla salita, quindi mi stavo preparando per questo, ma Remco ha fatto un ritmo piuttosto alto, quindi ho deciso di stare alla sua ruota, non volevo sprintare per primo. Ma alla fine Mattias è stato il più veloce oggi e per me il traguardo è arrivato 5 metri troppo tardi“.

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