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Aglaia Pezzato: “Non fare i Mondiali potrebbe far bene a Benedetta Pilato. Mi aspettavo un Ragaini più competitivo”

Gli Assoluti di Riccione si sono conclusi ed è tempo di tracciare un bilancio. Lo hanno fatto a Swim Zone, la trasmissione di nuoto sul canale YouTube di OA Sport, con Enrico Spada ed Aglaia Pezzato. Quest’ultima si è soffermata sui temi dell’ultima giornata, ma anche su quelle precedenti, con tanti temi interessanti per una nazionale di nuoto in salute.

Si comincia dai 50 rana che hanno visto la vittoria di Simone Cerasuolo davanti a Nicolo Martinenghi: “La rana maschile è l’unico pacchetto completo che possiamo spedire a Singapore senza troppi margini. Simone Cerasuolo aveva già dimostrato nei 100 che poteva fare bene anche il 50. Ha saputo prendersi il suo pass e anche un titolo italiano che non era assolutamente scontato visto che era contro il campione olimpico dei 100 e un atleta che è bravissimo a mettere la mano quando conta. Per lui è certamente una bella prova di maturità e di crescita personale”. 

La decisione di far diventare anche le gare da 50 metri olimpiche può segnare un’evoluzione nella rana: “Come è successo anche nello stile libero, sarà il corso normale delle cose a portare anche questo cambiamento nella rana. Da capire quali centisti si sdoppieranno oppure arriveranno anche persone che non avevamo immaginato. Questo avrà l’impatto anche ad allungare le carriera, come per esempio un Adam Peaty che ha detto che sicuramente ci sarà a Los Angeles 2028″. 

Un settore femminile in grandissimo spolvero a Riccione: “Ovviamente si parla di Sara Curtis, che ieri era anche al TG1 e non ricordavo di un’atleta dopo un campionato nazionale al primo telegiornale nazionale. Lei è diventata chiaramente un’immagine forte. Però ci sono dietro tantissime cose, come la quattordicenne Mao che è stato sicuramente un caso eccezionale. Se facciamo i conti forse sono più le donne degli uomini ad avere il pass per Singapore. Due atlete nei 200 misti era difficile da pronosticare. Oltre a chi ha già preso il pass penso anche ad atlete come Costanza Cocconcelli, che oggi è sul podio dei 50, che ha vinto i 100, è un’atleta che dà una garanzia alla Nazionale”. 

Dopo questi Assoluti, l’appuntamento più importante è quello del Settecolli: “Questa volta con il calendario siamo tornati al classico, con prima gli Assoluti e poi il Settecolli. Diversi atleti magari si sono anche preparati per arrivare al Settecolli per fare il tempo di qualificazione. Sarà un evento atteso, interessantissimo, per chi magari arriva da fuori come Gregorio (Paltrinieri, ndr) o Benedetta (Pilato, ndr), atleti che tra virgolette qui non hanno partecipato, ma anche chi dovrà stringere i denti dopo un buon campionato ma che non è stato sufficiente per prendersi il pass. La vera domanda, però, è come sarà tra il Settecolli e Singapore, visto che ci sarà un po’ di tempo dopo”. 

Quali sono stati i migliori atleti degli Assoluti: “Sara Curtis ovviamente. Nicolo Martinenghi che non mi aspettavo che fosse a questo livello oggi dopo tutto quello che ha passato e che dimostra ancora la qualità dell’atleta che combatte. Poi premio Christian Bacico per aver fatto tutto quello che doveva fare”. 

Ora i tre flop di questa edizione degli Assoluti: “So che è stato male, ma avevo delle grandi attese su Luca de Tullio e spero veramente sia solo un problema fisico. Lo considerava un atleta in rampa di lancio, quello uscito meglio da Parigi da giovane che entra in finale. Alessandro Ragaini che mi aspettavo quantomeno competitivo per la 4×200. Forse in campo femminile il dorso è il flop in Italia in questo momento”.

In chiusura un passaggio sulla situazione di Benedetta Pilato, che si è ritirata dagli Assoluti e che sembra vivere un momento difficile della sua carriera: “Io non so quale sia il disagio di Benedetta e non voglio entrare nello specifico. Se lei non dovesse andare al Mondiale siamo sicuri che non le farebbe bene? Perché siamo tutti qui a sperare che torni in acqua come se ne avessimo urgenza ed esigenza, se poi scopriamo che vederla a settembre sarebbe la miglior soluzione. Questo augurio sempre estremo di dover recuperare in tempo, ma magari il suo tempo è un altro. Ovviamente le auguro di qualificarsi, ma non sento necessaria la rincorsa ad un Mondiale per un’atleta come Benedetta Pilato”.  

GUARDA LA PUNTATA COMPLETA DI SWIM ZONE

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