MotoGP, una maledizione su Jorge Martin e l’Aprilia? Adesso conta recuperare la salute
Fa riflettere – e non poco – quanto sta accadendo a Jorge Martin in questo 2025. Si ha quasi l’impressione che il madrileno debba saldare un debito soprannaturale, oppure che qualcuno gli abbia tirato una sorta di maledizione. Il Campione del Mondo della MotoGP deve infatti curare quanto di più prezioso ci possa essere, ovvero la salute.
L’annata agonistica è cominciata sotto una cattiva stella nei test di Sepang, a inizio febbraio. Un highside lo ha disarcionato dall’Aprilia, procurandogli serie lesioni. Fratture e operazioni, con una guarigione più lenta del previsto, lo hanno costretto a effettuare il suo esordio stagionale solo nel quarto round, quello disputatosi in Qatar.
Però, a Lusail, ha letteralmente piovuto sul bagnato. Martinator è stato vittima di un drammatico incidente, nel quale ha seriamente rischiato conseguenze irreparabili. Se l’è cavata, se così si può dire, con delle costole rotte e uno pneumotorace. Ovviamente, l’aspetto sportivo passa in secondo piano. Di fronte a certi infortuni, ciò che più conta è riacquisire la piena integrità fisica. Per sua fortuna, Jorge potrà essere seguito allo stato dell’arte nel suo processo di recupero. Il 2025 ormai è andato, l’importante è tornare al 100% delle proprie potenzialità in vista del 2026.
Per certi versi, quanto accaduto ricorda le disavventure patite da Marc Marquez nel 2020, seppur con i dovuti “distinguo”. In quel caso, ci fu la volontà di forzare i tempi di recupero, incappando in una ricaduta di un serio infortunio. Da lì partì una lunga serie di disgrazie, dalle quali El Trueno de Cervera uscì solo dopo tre anni. Le vicende di Martin sono diverse, si parla di due incidenti separati, seppur a breve distanza.
L’augurio è che il calvario di Martinator possa risolversi il più in fretta possibile, senza ulteriori imprevisti. Se maledizione è stata per lui, a maggior ragione si può dire lo stesso per Aprilia. Finalmente in grado di mettere sotto contratto un top-rider, la casa di Noale si vede privata a lungo della propria punta di diamante.
Chiaramente, parlare di “maledizione” significa sospendere qualsiasi connessione con la razionalità e la pragmatica. Si è trattato di circostanze sfavorevoli, che però rischiano di avere conseguenze pesantissime sul lungo periodo. Non si prospetta una fase della vita facile per Jorge. A lui va un ideale abbraccio, nella speranza di rivedere l’implacabile Martinator quanto prima. Perché un talento così non può e non deve arrivare ai titoli di coda a soli 26 anni.