Panatta lancia Sinner verso Roma: “Jannik è pronto e la pausa può avergli fatto bene. Sul Roland Garros…”
Il mondo del tennis saluta Miami e chiude il “Sunshine double” che, assieme ad Indian Wells, ha impreziosito questa parte del calendario. Settimane importanti sul cemento statunitense che ci hanno regalato sorprese ed emozioni ma che, come ben sappiamo, non hanno visto impegnato Jannik Sinner. Il numero 1 del mondo, infatti, è ancora fermo per la squalifica legata al “Caso Clostebol” e, ovviamente, sta mordendo i freni per il ritorno in campo.
Il 5 maggio si avvicina ad ampi passi e il tennis tornerà al suo “status quo”. Il vincitore degli ultimi due tornei del Grande Slam (tre in totale) potrà nuovamente calcare i campi (in questo caso in terra rossa) per provare a ritrovare la giusta condizione fisica. Il mirino, ovviamente, è puntato verso gli Internazionali d’Italia che si giocheranno a Roma al Foro Italico a metà mese.
L’attesa, gioco forza, è spasmodica. Il pubblico italiano vuole riabbracciare il proprio fuoriclasse per tributargli quell’abbraccio che non ha potuto riservargli in queste lunghe settimane di stop forzato per una squalifica che ha del grottesco. Ad ogni modo Adriano Panatta vuole guardare il bicchiere mezzo pieno sotto questo punto di vista: “Sinner è pronto per Roma, una pausa a volte può anche fare bene. Sono convinto che Jannik abbia sfruttato questo periodo per migliorare il suo gioco sulla terra e non abbia perso la forma fisica. Mi dicono che si è allenato molto e per fortuna ha anche mantenuto la testa del ranking. Ripeto: sono ottimista. Tre mesi non sono tantissimi. Di più sarebbe stato un problema. Ha sfruttato questo periodo per allenarsi in un certo modo, migliorando gioco e fisico”. (Fonte: Gazzetta dello Sport).
L’ex tennista azzurro, vincitore della Coppa Davis 1976 torna sulla squalifica che ha fermato l’altoatesino e non le manda a dire: “Lui non c’entra niente con la squalifica, ha fatto bene a patteggiare perché con la Wada non sai mai dove vai a finire. È un ragazzo molto intelligente e maturo, un esempio per tutti gli sport per il suo comportamento. Forse è anche troppo perfetto”.
Siamo nel bel mezzo della stagione su terra con Monte Carlo, Barcellona, Madrid e Roma in rapida successione. Gli Internazionali d’Italia, come tradizione, faranno da apripista al Roland Garros. Le chance di doppio successo per il numero 1 del mondo, al momento, non possono essere elevate viste il lungo stop: “Prima o poi li vincerà, se non sarà questo sarà il prossimo anno. È maturo per vincere tutto”.
Da Jannik Sinner a Matteo Berrettini. Adriano Panatta anche nel caso del romano ha le idee chiare: “Dopo la finale di Wimbledon ha vissuto un momento di grossa crisi, ma ora si sta riprendendo molto bene. Gli manca ancora un pezzettino per tornare il miglior Berrettini, ma ci siamo quasi. Sull’erba resta uno dei più temibili. Nuova generazione? Il talento più puro ce l’ha Fonseca, ma Sinner e Alcaraz oggi sono più forti”.
Infine il classe 1950 analizza la decisione di Jasmine Paolini di separarsi dal suo storico coach Renzo Furlan: “Avrà ponderato la decisione di cambiare, anche Sinner ha cambiato Piatti che lo ha cresciuto. Sono cose che succedono, i rapporti prima o poi finiscono sempre”.