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Salto con gli sci, quale bilancio per l’Italia femminile? Luci e ombre del 2024-2025

La Coppa del Mondo 2024-2025 femminile di salto con gli sci si è completata venerdì 21 marzo a Lahti (Finlandia). È dunque tempo di bilanci per quanto riguarda la squadra italiana, tenendo ovviamente a mente quelle che potevano essere le ambizioni e le aspettative alla vigilia dell’inverno ormai terminato.

Si può affermare che Lara Malsiner abbia disputato una stagione in linea con le attese, attestandosi costantemente nella fascia di classifica che va dall’11° al 20° posto. Si è ammirato qualche occasionale ingresso nella top-ten, soprattutto sui trampolini di dimensioni più piccole, dove la poderosa spinta dell’altoatesina è preponderante rispetto all’aerodinamica, aspetto in cui – nonostante qualche progresso – restano lacune.

A conti fatti, in termini di risultati complessivi, è stato l’inverno migliore dell’ultimo lustro, dinamica che depone a favore della gardenese sia per quanto concerne il giudizio del suo 2024-25, sia in termini di prospettive future. Si parla di una ragazza in passato capace di proporsi anche sul podio, seppur in una singola occasione. Il sogno, è quello di (ri)trovarla competitiva proprio per quel traguardo.

Viceversa, ci si aspettava di più da Annika Sieff e Jessica Malsiner. Quest’ultima, in particolare, ha completamente “bucato” la stagione, affossata da troppe difficoltà di carattere tecnico. Chiaramente, c’è tempo e modo per porre rimedio, in maniera tale da rivederla costantemente in zona punti. Discorso differente per l’ex combinatista, che comunque non ha demeritato.

È stato un 2024-25 accidentato, quello di Sieff. Definirlo “positivo” sarebbe esagerato e intellettualmente disonesto. Etichettarlo come “deludente” sarebbe però al contempo ingeneroso (e scandaloso). Complessivamente, il panorama è brullo, ma qualche oasi rigogliosa è comunque avvistabile. Definiamolo un inverno senza particolare lode, ma senza alcuna infamia. Peraltro, l’incidente di Lake Placid ha rappresentato una complicazione di cui si sarebbe volentieri fatto a meno. Si ripartirà nella consapevolezza di poter e saper far meglio.

Pollice alzato, infine, per Martina Ambrosi. È cresciuta di livello, passando da lottare per superare la qualificazioni a battagliare per l’ingresso in zona punti (centrato in diverse occasioni). Il progresso va sempre giudicato con favore, soprattutto quando è prodotto dal duro lavoro e dalla volontà di migliorare, senza accontentarsi di vivacchiare.

In conclusione, quale aggettivo associare al bilancio del 2024-2025 dell’Italia del salto femminile? “Discreto” sarebbe forse eccessivo, però non si può certo parlare di annata “negativa”. Definiamolo “più che sufficiente” allora, nella speranza di poter utilizzare termini più lodevoli fra dodici mesi da oggi.

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