Spionaggio Jacobs, “non esistono chat, mai fatto qualcosa contro la Nazionale”: parla Gabriele Pegoraro
Giacomo Tortu, fratello maggiore di Filippo, si sarebbe rivolto a una società di sicurezza e investigazioni per ottenere informazioni riguardo a delle possibili pratiche illecite commesse da Marcell Jacobs. La Equalize è oggetto di un’inchiesta giudiziaria per accesso illecito a banche dati istituzionali e Giacomo avrebbe chiesto di accedere alle cartelle mediche di Jacobs e alle telefonate intercorse tra il Campione Olimpico e il suo staff.
Filippo Tortu ha fatto sapere di essere estraneo alla vicenda e Marcell Jacobs ha affermato di credere al collega. I due velocisti lombardi sono stati i grandi protagonisti del trionfo della 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove Jacobs trionfò anche sui 100 metri conquistando l’oro nella gara regina dei Giochi.
Gabriele Pegoraro, esperto informatico indagato nel caso Equalize, ha dichiarato ai cronisti: “Non esistono chat di Jacobs, non le ho mai esfiltrate, non feci niente su di lui, solo ricerche da fonti aperte e io pensavo a favore di Jacobs, non avrei mai fatto qualcosa contro la Nazionale di atletica” (fonte Ansa).
Coinvolto nella vicenda del presunto spionaggio ai danni del Campione Olimpico di Tokyo 2020 sui 100 metri, Pegoraro è presente alle udienze del Riesame di Milano che sono incominciate da poco. La Procura ha chiesto gli arresti domiciliari per l’indagato, dopo la bocciatura del Gip.