F1, Kimi Antonelli mette nel mirino alcuni record di precocità. Tra Shanghai e Suzuka può fare la storia…
Kimi Antonelli ha cominciato alla grande la sua avventura in Formula Uno, conquistando un ottimo quarto posto in rimonta a Melbourne nella sua gara d’esordio. Il rookie italiano della Mercedes, 16° in griglia, ha dato spettacolo nel corso del Gran Premio d’Australia risalendo il gruppo a suon di sorpassi e grazie ad un’ottima strategia in condizioni meteo variabili.
Una prestazione di alto profilo per il bolognese classe 2006, che ha saputo mantenere il sangue freddo nei momenti più delicati della corsa (in un contesto estremamente impegnativo e pieno di insidie) dimostrando carattere ed una maturità davvero notevole in relazione alla sua carta d’identità. Kimi, grazie al risultato di domenica scorsa, è diventato il secondo pilota più giovane della storia ad ottenere un punto iridato in F1 dietro solamente a Max Verstappen, che fu 7° a Sepang nel 2015 (al suo secondo GP della carriera con la Toro Rosso) quando aveva 17 anni e 180 giorni.
Antonelli ha però la possibilità di mettere nel mirino alcuni altri primati di precocità stabiliti dal fuoriclasse olandese della Red Bull. Il diciottenne di Casalecchio di Reno ha a disposizione i prossimi due GP in Cina e Giappone per strappare al quattro volte campione del mondo i record di precocità legati al primo podio, alla prima vittoria e alla prima volta in testa ad un Gran Premio, tutti firmati da Verstappen a Barcellona nel 2016.
Purtroppo, considerando il livello attuale della Mercedes rispetto agli altri top team ed in particolare alla McLaren, sarà molto complicato stabilire anche uno solo di questi primati. Kimi avrà però più tempo (fino al GP d’Austria per la precisione) per diventare il più giovane di sempre a partire in prima fila, facendo meglio di Lance Stroll a Monza 2017 (fu 2° in qualifica sul bagnato con la Williams).
Un altro obiettivo concreto più a lungo termine è quello di conquistare una pole position entro inizio novembre del 2027, battendo l’attuale record detenuto da Sebastian Vettel (aveva 21 anni e 72 giorni a Monza nel 2008, quando fece doppietta sotto la pioggia con la Toro Rosso). Il vero sogno sarebbe poi ovviamente vincere il titolo iridato entro il 2029, diventando il più giovane campione del mondo di tutti i tempi e strappando il primato a Vettel (che trionfò nel 2010 a 23 anni e 134 giorni.