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Il ritorno di Giulio Zeppieri. Il coetaneo di Sinner frenato dagli infortuni

La luce in fondo al tunnel? Se lo augura Giulio Zeppieri, capace di conquistare la qualificazione al tabellone principale del Masters1000 di Indian Wells, dopo averne vissute davvero tante. Un tennista di talento il mancino nostrano, dal gioco brillante, ma non così mobile come si dovrebbe. Una crescita frenata, in questo senso, soprattutto dagli infortuni.

Zeppieri, infatti, è reduce da un’operazione al polso lo scorso agosto, che lo ha fatto stare lontano dai campi lungamente. Un fastidio avvertito a Parigi nel 2024 e la decisione di intervenire dopo i Challenger di Perugia e Sassuolo ha raccontato il suo tecnico, Max Sartori, ai microfoni di Supertennis.

Non certo però l’unico contrattempo di una carriera in cui ne sono capitate di tutti i colori. Entrato nel circuito professionistico il 7 novembre 2016 iniziò la sua avventura nei Futures, diventando nel giro di un biennio presenza stabile nei Challenger dove aveva mostrato chiari segnali di vitalità. Nel 2019 le capacità del mancino laziale vennero fuori e già dal mese di gennaio lo si comprese con la semifinale raggiunta negli Australian Open junior.

Disputando un percorso parallelo al suo grande amico, Lorenzo Musetti, il destino riservò a Giulio proprio l’incrocio con Lorenzo e fu il toscano a prevalere con il punteggio di 6-2 6-4. Stagione nella quale arrivarono la vittoria nel torneo M25 di Santa Margherita di Pula e la Finale a Pontedera, con sconfitta da Enrico Dalla Valle. Nel 2020 Zeppieri fu assiduo frequentatore dei Challenger dove raggiunse i quarti nel torneo Gran Canaria e, in tabellone in qualità di wild card nel Sardegna Open, fu sconfitto dallo sloveno Aljaz Bedene al tie break del terzo set dopo oltre due ore e mezzo di gioco.

Ci si attendeva il salto di qualità nel 2021 e la vittoria nel torneo di Barletta sembrava confermare questo trend. Qualcosa però nella testa non andava e l’episodio del 1° maggio cambiò molte cose. Ci si riferisce alle minacce verbali rivolte al giudice di sedia, al termine del quarto di finale perso contro l’argentino Juan Manuel Cerundolo nel Challenger di Roma del circolo Garden. “Vuoi litigare? Vieni fuori dal campo se hai le palle, che ti ammazzo!“, le parole di Zeppieri.

Una brutta storia che portò a un’attenta riflessione da parte di Giulio, che decise di lasciare il suo storico allenatore Piero Melaranci, affidandosi a Giuseppe Fischetti. Una collaborazione che nel 2022 aveva dato il via alla scalata:

– Qualificazioni agli Internazionali d’Italia

– Qualificazioni al Roland Garros

– Quarti di finale al Challenger di Perugia

– Quarti di finale al Challenger di Parma

– Semifinale nell’ATP Umago

Tuttavia, il penultimo atto sulla terra rossa croata, mettendo in grandissima difficoltà Carlos Alcaraz (attuale n.3 del mondo), non fu l’antipasto per qualcosa di ancor più succulento, ma rappresentò il primo piatto. E così che a fine 2022 la decisione di trasferirsi a Vicenza, supportato dalla Horizon Tennis di Sartori, storica guida di Andreas Seppi e importante anche nella scoperta di Jannik Sinner.

Un lavoro sulla testa e nel fisico di Zeppieri, che lo aveva portato nel 2023 a raggiungere il main draw nel Roland Garros, disputando un’ottima partita contro il norvegese Casper Ruud (finalista) persa 6-3 6-2 4-6 7-5. Una brutta distorsione però alla caviglia nel corso del Challenger a Karlsruhe (Germania) di inizio luglio 2023 aveva complicato il tutto e il tennista nostrano era stato costretto a stare fermo altri due mesi.

Segnali di vitalità erano ne arrivati poi negli Australian Open 2024 (qualificazione al tabellone principale, perdendo al quinto set nel secondo turno contro Cameron Norrie), prima di dover fare i conti con fastidi di vario genere, legati in particolare al polso. Si spera che l’azzurro possa finalmente giocare senza ulteriori dolori e ambire all’ingresso nei top-100, suo obiettivo da sempre.

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