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Elisa Confortola: “Il salto di qualità è stato mentale. L’Olanda possiamo batterla”

Lo scorso weekend Elisa Confortola si è resa artefice di una prestazione lodevole in quel di Tilburg, città dei Paesi Bassi che ha ospitato la penultima tappa del World Tour 2025, competizione itinerante di short track che terminerà questo fine settimana nel nostro Paese, con il test event di Assago. La nativa di Sondalo nello specifico ha ottenuto il secondo posto sia nella prova individuale dei 1500 metri che nella staffetta femminile, mettendo il punto esclamativo ad un periodo oltremodo sfavillante.

A pochi giorni dal suo “debutto” sul ghiaccio di casa, l’azzurra ha raccontato le sue sensazioni ai microfoni di “Salotto Bianco“, trasmissione settimanale curata da Dario Puppo e Massimiliani Ambesi in onda ogni lunedì sul canale YouTube di OA Sport.

Elisa non ha nascosto l’emozione nell’affrontare la prima tappa di Coppa del Mondo in casa: “Io sono contentissima, è la prima tappa in Italia per me e arriva dopo tanti anni in preparazione alle Olimpiadi. Siamo emozionati ma c’è anche un po’ di ansia perché arrivano anche amici, i famigliari; gli italiani sono sotto i riflettori. Ma le abitudini sono sempre quelle, non cambierà niente ma sarà solo più emozionante gareggiare”:

Tanti risultati positivi per Confortola, ma cosa è cambiato rispetto al passato? “Ho fatto un salto di qualità che non mi aspettavo. Mi sono ritrovata a gareggiare come l’anno scorso, ma avendo più forza ed energia rispetto a prima. E’ stato difficile all’inizio capire di avere le potenzialità di fare buoni risultati pensando di non farcela. Partivo con una tattica di gara molto diversa. Questa volta ho avuto cinque gare, con gli Europei sei, per calibrare tutto. Ogni finale era una presa di consapevolezza maggiore su cosa riuscivo a fare tatticamente e fisicamente. E’ stato un crescendo più mentale che fisico. E’ stata una progressione, ma siamo cresciute tanto come squadra, anche come staffetta femminile il gruppo ha preso più consapevolezza andando avanti“.

La pattinatrice ha poi parlato del secondo posto nella staffetta di Tilburg, gara in cui si è imposta di un niente l’Olanda: “È stata una questione di millesimi di secondo, fino a che non è uscito il risultato eravamo entrambe lì. Forse rispetto al passato c’è quella cattiveria in senso buono, la consapevolezza di potersi giocare qualcosa e di volerci provare anche a costo di arrivare quarte e quinte. L’anno scorso abbiamo raccolto poco, quest’anno ci siamo dette: proviamoci, mal che vada non ce la facciamo. Abbiamo quindi fatto più gare davanti, alla fine ha pagato perché non sei in mezzo al casino o in mezzo ai cambi. Adesso ci proviamo di più fino alla fine”. 

La Regina del movimento Olanda è nel mirino dell’Italia, ma quando si potrà battere? “Loro hanno i numeri, pista corta e pista lunga sono gli sport nazionali per eccellenza, hanno anche tanti fondi. Sarà difficile batterli, noi abbiamo dimostrato di essere ad un buonissimo livello. Poi ogni gara è a sé, ogni battaglia è imprevedibile”.

Tra tutte, Elisa Confortola sa chi è la più forte: “Alla Coppa del Mondo di Tilburg Hanne Desmet era totalmente una spanna sopra. Lei è una categoria a parte, poi ci sono tutte le altre. In altri stati di forma si deve citare Xandra Velzeboer, Kristen Santos e Stoddard, anche lei in grande crescita, soprattutto nelle ultime Coppe. Ma Desmet al momento è imbattibile, si è auto penalizzata perché aveva vinto i 1500 ma è stata penalizzata per cose un po’ discutibili, lei è sempre al limite; ma quando è davanti con distacco arriva prima. Io ricordo Santos: la guardavo quando ero più piccola e sembrava una tra le tante; ha fatto un salto di qualità importante. A Pechino era tra le favorite, poi non ha raccolto tanto ma in quella stagione era tra le migliori. Velzeboer ha un anno in più di me, credo pattinerà ancora per tanti anni e può vincere. Io sono contentissima del mio percorso, mi fa piacere, spero di continuare così. La crescita è però da parte di tutta la squadra. Siamo giovani, come sto arrivando io credo che arriveranno anche tante persone dietro di me”.

In tal senso Confortola ha poi proseguito: “Xandra Velzeboer in alcuni weekend quando non è al top la vedi faticare, poi per una scelta tecnica a Tilburg non ha fatto neanche i 500, non si è visto lo scontro con Brunelle. Xandra la conosco da una vita, è nata come sprinter e si vede nei 500, è migliorata talmente tanto che dà fastidio anche nel 1000 e 1500. Il venerdì non l’ho vista bene, ma ho dovuto rivalutarla sabato. La domenica era più stanca di me nel 1500. Dipende dalla forma, ha avuto anche problemi fisici agli Europei ha fatto solo i 1500; non so se li ha risolti del tutto, ma deve ancora guarire”.

A Milano Cortina 2026 il calendario sarà decisamente diverso rispetto alle prove di short track canoniche, con le gare spalmate addirittura in dieci giorni. Un vantaggio oppure uno svantaggio? “Parlo da ignorante in materia. La concentrazione adesso è su tre giorni, hai la qualifica venerdì, le finali sabato e domenica. Alle Olimpiadi hai 10 giorni di gara, non l’ho mai provato ma credo che per me sarà tosta, mi piace fare tutto subito, più è stancante per il mio fisico meglio è. Ho bisogno di ingranare. E’ una sfida notevole a livello mentale più che altro, poi il corpo si adatta”. 

VIDEO INTERVISTA ELISA CONFORTOLA

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