Carlos Alcaraz alza la voce sul problema ‘palline’ nel circuito: “Sempre diverse, ci sono stati tanti infortuni”
Carlos Alcaraz ha vinto la sua prima partita nel torneo di Rotterdam. Una partita non semplice per il n.3 del mondo, che ha dovuto fare i conti con i fantasmi che aleggiavano per il confronto con l’olandese Botic van de Zandschulp. Quest’ultimo, infatti, aveva sconfitto Carlitos al secondo turno degli US Open 2024 e ha comunque rappresentato un ostacolo insidioso all’esordio.
In una partita tra alti e bassi, Alcaraz è riuscito a spuntarla con il punteggio di 7-6 (3) 3-6 6-1 e attende il nome del prossimo avversario dalla sfida tra Andrea Vavassori e il canadese Felix Auger-Aliassime, recentemente vincitore del torneo di Montpellier. Lo spagnolo ha parlato del suo percorso di adattamento, non avendo mai giocato in questo torneo.
“Ho fatto delle buone sessioni di allenamento per adattarmi, ma è stato difficile. Nuove palle, tutto sembra andare molto veloce e dopo due o tre scambi, la palla diventa molto grande ed è un po’ complicato riuscire a giocare in modo aggressivo. Non voglio però lamentarmi di questo, so che posso crescere di livello“, ha dichiarato l’iberico.
Pungolato sul tema “palline”, il funambolo di Murcia ha sottolineato: “Penso che l’anno scorso ci siano stati molti infortuni. Devono cambiare qualcosa e so che lo faranno. Ogni settimana, abbiamo palline diverse, condizioni differenti, quindi è difficile adattarsi. Ovviamente, siamo qui per dare il massimo. Finora non ho avuto problemi fisici per questo, lavoro ogni giorno per mantenermi in forma e in questo momento sto bene“.