Mondiali di ciclismo a rischio in Ruanda? La situazione in Congo preoccupa, valutata un’alternativa

I Mondiali 2025 di ciclismo dovrebbero disputarsi a Kigali (capitale del Ruanda) dal 21 al 28 settembre, ma è opportuno utilizzare il condizionale perché il regolare svolgimento della rassegna iridata nel Paese africano è a serio rischio. Il conflitto armato nella confinante Repubblica Democratica del Congo ha infatti obbligato a fare delle riflessioni in merito all’opportunità di fare svolgere un evento sportivo di questa caratura tra meno di otto mesi.

Il gruppo M23, che si dice sia sostenuto dal governo ruandese, ha preso la città di Goma qualche giorno fa e nella zona est del Paese circolano numerosi gruppi armati attivi, interessati a coltan e cobalto presenti in quell’area. La situazione è decisamente complessa, ma la società Golazo, coinvolta nell’organizzazione della manifestazione agonistica, ha dichiarato a Sporza che non ci sarebbero i motivi per annullare o spostare i Mondiali di ciclismo (sarebbero i primi in Africa).

Nel fine settimana si terrà una riunione del Comitato Direttivo dell’Unione Ciclistica Internazionale in occasione dei Mondiali di ciclocross previsti a Liévin (Francia). In prima fila c’è soprattutto il Belgio, che ha chiesto dettagli sulla sicurezza. Secondo quanto riporta il quotidiano La Derniere Heure, l’UCI avrebbe un piano B che prevederebbe la disputa della rassegna iridata a Martigny (Svizzera), che si vedrebbe così risarcita della kermesse non disputata nel 2020 a causa delle restrizioni per la pandemia. Sarebbe un tracciato altrettanto difficile come quello di Kigali, caratterizzato dalla salita del Col de la Petite Forclaz (4 km al 10% di pendenza media).