L’Italia del tennis al Quirinale da Sergio Mattarella: “Siete ai vertici mondiali”. Berrettini: “Un ragazzo altoatesino ci ha aiutato un pochino…”
Ha avuto luogo questa mattina al Quirinale la cerimonia per celebrare i successi del 2024 del tennis italiano, sublimati dalle affermazioni in Coppa Davis e in BJK Cup. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato il presidente della FITP, Angelo Binaghi, e i protagonisti in campo di questi straordinari riscontri, guidati dai capitani Filippo Volandri e Tathiana Garbin.
Assente, però, il più atteso, ovvero Jannik Sinner. Come aveva comunicato ieri, il n.1 del mondo, trascinatore in Davis con Matteo Berrettini al titolo del 2024 per l’Italia e reduce dalla straordinaria vittoria negli Australian Open, non ha preso parte all’incontro su consiglio dei medici per recuperare dagli sforzi profusi nelle due settimane in terra australiana. Una decisione che ha fatto discutere.
Tuttavia, la cerimonia si è svolta in maniera serena e gioviale. A prendere per primo la parola è stato il presidente del CONI, Giovanni Malagò: “La stagione del tennis italiano è stata eccezionale. L’Italia ha vinto la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup a distanza di pochi giorni, merito delle ragazze e dei ragazzi. Parlo di Sara Errani, Jasmine Paolini, Martina Trevisan, Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto. Parlo anche della cavalcata vincente con Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Capitanati da Tathiana Garbin e Filippo Volandri. Ci hanno emozionato e conquistato il Paese. Il tennis è diventato uno sport popolare, oggi ai massimi livelli. A queste vittorie vanno aggiunti tanti altri successi che rendono orgogliosi il Presidente e la Federazione per il lavoro fatto. Sappiamo bene anche ciò che ha fatto Jannik Sinner che ha impreziosito l’inizio del 2025 con la vittoria agli Australian Open. Siamo orgogliosi di questi ragazzi e ragazze, siamo i numeri uno del mondo“, le sue parole.
A seguire il presidente Binaghi si è espresso in maniera orgogliosa e soddisfatta dei riscontri, con un desiderio però da realizzare: “Ci tenevamo tanto a ripetere questa cerimonia e probabilmente abbiamo esagerato perché i risultati del 2024 non hanno paragoni e ci consentono di essere considerati oggi nel tennis la Nazionale più forte. È stata una lunga successione, tutte le settimane i nostri ragazzi e le ragazze ci hanno portato al successo. Abbiamo raggiunto questo obiettivo grazie a un lavoro di squadra, un gruppo di amiche e amici che lavorano per tenere alto il nome del nostro Paese. Questo è un esempio per le nuove generazioni che apprezzano i valori dell’amicizia e della lealtà. Questo, inoltre, ci permette di far vedere al resto del mondo come noi italiani riusciamo a far squadra. Queste vittorie sono più importanti di prima perché adesso il tennis è più popolare e praticato. Con i nostri dirigenti abbiamo le idee chiare: vogliamo far crescere ancor di più il tennis in Italia. Lo faremo con i loro successi, la loro semplicità e la loro capacità di comunicare i valori. “Manca solo un sogno. A maggio, a Roma, insieme a Sport e Salute, organizzeremo una memorabile edizione degli Internazionali d’Italia. È una competizione che un italiano o un’italiana non vince da 50 anni. Presidente, sarebbe bellissimo vivere questa emozione accanto a lei“.
È stato poi il momento di Jasmine Paolini e di Berrettini, che si sono rivolti al presidente Mattarella a nome della squadra femminile e maschile. “Buongiorno signor presidente, che onore e privilegio. Lei ha riunito tutta la famiglia del tennis azzurro e non potremmo essere più lieti. Abbiamo condiviso due traguardi straordinari, un momento storico per il tennis italiano. Sono il risultato di lavoro, determinazione e spirito di squadra. Lo sport ci ha insegnato a perseverare e apprezzare ogni traguardo. Ognuno di noi ha dato un contributo. Un grazie va agli italiani, abbiamo sentito il loro calore. Sappiamo presidente come lei sia appassionato e competente di questo sport. Sappiamo che oggi non è un solo momento di formale riconoscimento, ma un segno di affetto. L’unica promessa che possiamo farle e che ce la metteremo sempre tutta, rappresentando l’Italia con orgoglio e onore. Questo giorno lo porteremo sempre nel cuore“, il discorso spontaneo e genuino della toscana.
“È un’emozione grandissima. Lo scorso anno ero qui in vesti diverse, grazie a questi ragazzi e ragazze ho preso l’ispirazione per tornare e portare a casa nuovamente questa grande coppa. Per me è difficile parlare perché mi frullano in testa tante emozioni. Sono felice, sono uscito da un momento difficile con tanti infortuni. Devo ringraziare la mia famiglia e tutte le persone che mi hanno aiutato in questo percorso. C’è un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino (ride, ndr.), grazie a loro siamo riusciti a riportare questa Coppa al Quirinale. Devo ringraziare Filippo Volandri per la fiducia che mi ha sempre dimostrato e Tathiana Garbin perché ci ha dimostrato che lottare fino alla fine vale sempre la pena e dalle ragazze abbiamo preso tanta energia“, ha raccontato il tennista romano.
A conclusione, il discorso della prima carica dello Stato: “Benvenuti al Quirinale, sono lieto di dire anche benvenute. Celebriamo una stagione straordinaria. La Coppa Davis vinta per il secondo anno consecutivo. Dicevo al presidente Binaghi che la coppa ha tre piani, si attende la terza vittoria. Non è indispensabile subito. Ringrazio e saluto il presidente Malagò, il ministro Abodi e il presidente Binaghi. Grazie a Matteo Berrettini e Jasmine Paolini per le loro parole. Quest’anno la Coppa Davis è accompagnata dalla BJK Cup. Un successo straordinario. Ho seguito entrambi gli eventi in maniera attenta e costante. Non solo questi, ma anche i successi olimpici. L’oro di Sara Errani e Jasmine Paolini, così come il bronzo di Lorenzo Musetti. L’anno è ricominciato bene con la vittoria di Sinner agli Australian Open per il secondo anno consecutivo e la seconda finale di doppio di Vavassori/Bolelli. Già raggiungere la finale più volte è un grande risultato. Non voglio fare i complimenti solo alle atlete e gli atleti, ma il movimento che c’è alla base per conseguire i risultati. Ci sono gli allenatori, saluto i capitani Filippo Volandri e Tathiana Garbin con grande riconoscenza per l’opera fatta. Ogni volta guardo con curiosità le espressioni con cui vi rivolgete agli atleti ai cambi di campo. Il vostro è un lavoro prezioso. Complimenti agli staff medici, alla Federazione, ai preparatori e quell’ampia serie di professionisti che contribuisce a questa raccolta di successi. Grazie alle scuole di base, ai club di base che raccolgono il vivaio da cui si attinge. Siete stati straordinariamente bravi ed eccezionali. Avete posto il tennis al vertice mondiale e al maggior livello di popolarità e pratica. Questo fa ben sperare per le prossime leve. Ricordo quando il tennis italiano era sempre buon livello, ma cercava di inserirsi autorevolmente. Ricordo Cucelli/Del Bello che nella Davis del ’48, dopo la guerra, si inserirono in maniera significativa. Allora mai avremmo sperato in quei successi. È stato fatto uno straordinario progresso. Vorrei ringraziarvi singolarmente. La squadra maschile: Berrettini, Bolelli, Vavassori, Musetti, ma anche chi non ha partecipato quest’anno. C’è chi ha iniziato bene la stagione come Sonego. La squadra femminile: Paolini, Errani, Trevisan, ma anche Cocciaretto e Bronzetti. La vostra equipe è stata altrettanto importante, ma forse di più perché ha rotto un tabù. Grazie a tutte. Non è giusto pretendere che diventi un abitudine, ci sono gli altri e sono bravi anche loro. Mi auguro che questa abitudine si ripeta frequentemente nel tempo. Come diceva Paolini, non è necessariamente la vittoria che suscita entusiasmo, ma il modo in cui ci si impegna. Avete espresso lo spirito di squadra e l’armonia dei gruppi. La collaborazione piena tra atleti e atlete. Questa è la base, impegnarsi con determinazione e rappresentare l’Italia con orgoglio e onore. Grazie per i vostri risultati e appuntamento alle prossime gare“.