Giornata della Memoria: frasi e citazioni per il 27 gennaio
La Giornata della Memoria, che ogni anno il 27 gennaio ci invita a riflettere sull’Olocausto e sulle atrocità della Germania nazista, è un momento di profonda introspezione e di rinnovato impegno contro l’intolleranza.
Le parole hanno il potere di trasmettere emozioni e significati che restano impressi nella memoria collettiva, e le frasi e citazioni legate a questa giornata rappresentano uno strumento fondamentale per mantenere viva la consapevolezza delle atrocità commesse.
Ogni parola, in questo contesto, diventa un atto di resistenza contro l’oblio e una testimonianza del nostro impegno a non permettere che simili tragedie possano ripetersi. In questo articolo, elencheremo alcune delle frasi più significative legate alla Giornata della Memoria.
Perché la Giornata della Memoria è il 27 gennaio?
La Giornata della Memoria viene celebrata ogni anno il 27 gennaio in quanto coincide con la data dell’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau (Polonia), avvenuta appunto il 27 gennaio 1945 a opera dell’Armata Rossa. Fu uno dei tanti campi di concentramento aperto durante quel periodo che portò alla luce le gravi atrocità compiute dal regime nazista.
Tale ricorrenza fu decisa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1° novembre 2025, attraverso la risoluzione 60/7. Grazie a questo documento, non solo gli Stati membri devono organizzare eventi e lezioni per commemorare le vittime dell’Olocausto, ma anche per non dimenticare quanto accaduto. In Italia il Giorno della Memoria fu istituito addirittura 5 anni prima rispetto alla decisione ONU, grazie alla legge n. 211 del 20 luglio 2000.
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Frasi e citazioni per la Giornata della Memoria
- Grido di disperazione ed ammonimento all’umanità sia per sempre questo luogo dove i nazisti uccisero circa un milione e mezzo di uomini, donne e bambini, principalmente ebrei, da vari paesi d’Europa. Auschwitz – Birkenau 1940-1945 (Epitaffio all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau);
- Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci (Lapide ad Auschwitz);
- Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. (Primo Levi)
- L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria (Primo Levi);
- Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. (Primo Levi);
- La Shoah non è stata mica un incidente di percorso del fascismo. Ha i suoi prodromi nelle leggi razziali del ’38, che a loro volta affondano le radici nella marcia su Roma del ’22. È qui che comincia la tragedia. Un consenso fondato in gran parte sulla coercizione. (Andrea Riccardi);
- La domanda: Ditemi dove era Dio, ad Auschwitz. La risposta: E l’uomo dov’era? (William Clarke Styron);
- La Memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza. (Liliana Segre);
- L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza. (Liliana Segre);
- Pochi anni infatti ci separano dal più orribile crimine di massa che la storia moderna debba registrare: un crimine commesso non da una banda di fanatici, ma con freddo calcolo dal governo di una nazione potente. Il destino dei sopravvissuti alle persecuzioni tedesche testimonia fino a che punto sia decaduta la coscienza morale dell’umanità. (Albert Einstein);
- È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. (Anna Frank);
- Dopo Auschwitz non è più possibile la poesia. (Theodor Adorno);
- A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo è annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della verità, della giustizia e di Dio. (Anna Frank);
- La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato Primo Levi. (Mario Rigoni Stern).
- In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”. (Luis Sepúlveda).
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