Pallamano, Riccardo Trillini: “I nostri avversari non sono abituati al nostro gioco. La sfida con la Germania è un sogno”
L’Italia continua a stupire ai Mondiali di pallamano. La nazionale allenata da Riccardo Trillini ha vinto quest’oggi la sua terza partita nella rassegna iridata, battendo la Cechia con il punteggio di 25-18, rimanendo così in corsa addirittura per un’incredibile qualificazione ai quarti di finale.
Dopo i successi con Tunisia ed Algeria, oggi è arrivato il successo contro la Cechia al termine di un’altra prestazione di alto livello da parte degli azzurri, che finora si sono arresi solamente ai padroni di casa della Danimarca. Giovedì l’Italia affronterà la fortissima Germania ed una clamorosa vittoria contro i tedeschi proietterebbe addirittura la nazionale italiana tra le migliori otto del mondo.
Il DT Trillini ha commentato così la vittoria di oggi, analizzando anche come l’Italia sia una squadra dal gioco imprevedibile e che può mettere in difficoltà molte formazioni: “Sicuramente la fiducia che aumenta partita dopo partita è importante, ma vorrei sottolineare anche il livello del gioco che questa squadra esprime. Sostenuti da un grande portiere, abbiamo una difesa davvero performante, strana da attaccare. Gli avversari sono poco abituati a giocare contro questa 5-1 e in queste competizioni è molto difficile allenarsi, trovare le contromisure. Questo genera palle facili che ci permettono di spingere in gioco veloce. Inoltre su attacco schierato abbiamo due sistemi di gioco contrapposti, uno senza pivot che esalta i duelli e l’altro più tradizionale, con il pivot, nel quale grazie a Pablo Marrochi, che è tornato ad esprimersi ai suoi livelli, riusciamo ad avere ampie soluzioni”.
Sulla prossima sfida con la Germania: “È un sogno giocarsi i quarti di finale contro di loro con tanta tranquillità, sapendo di poterci giocare le nostre chances. Siamo consapevoli di chi avversaria parliamo, ma tempo fa non avremmo potuto pensare neanche di affrontarli in amichevole e ora siamo qui. Sono molto contento anche per Ebner perché otto anni fa era titubante nell’accettare di giocare per l’Italia, timoroso di incappare in brutte figure, e oggi grazie all’Italia è uno sportivo famoso e sicuramente le attenzioni attorno a lui aumenteranno. Sono felicissimo per lui”.