Monaco: “Per Sinner un colpo di calore. C’era ruggine con Rune, sta diventando un torneo a eliminazione”
Prosegue il magico momento del tennis italiano, che festeggia la qualificazione ai quarti di finale degli Australian Open 2025 conseguita da Jannik Sinner e Lorenzo Sonego. Il primo ha sconfitto il danese Holger Rune, mentre il torinese ha avuto la meglio sul giovane talento americano Learner Tien. Di questo e di molto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.
Monaco ha fornito il suo punto di vista sul big match tra Sinner e Rune: “Tra di loro c’era comunque in ballo una sorta di rivalità e anche di ruggine. Io non ero molto tranquillo perché era comunque il primo vero test e Rune è un agonista, quindi c’erano delle difficoltà. Poi ci si è messo anche il caldo. I primi due set sono stati abbastanza speculari: è girato bene il primo set a Sinner e poteva girare diversamente il secondo. Comunque si è giocato su pochi punti. C’erano già le avvisaglie di questo andamento sofferente per il caldo, in particolare di Sinner e un po’ anche di Rune. C’è stato quello scambio pazzesco, vince quel game salvando palla break e lì c’è quel medical time-out che viene allungato dal supervisor e alla fine stanno fermi dieci minuti. Quello è stato un primo spartiacque“.
“Non ho capito per quale motivo abbiano permesso a Rune di prendere un medical time-out sul 5-3 e servizio Sinner, perché normalmente non lo potresti fare visto che batteva il suo avversario. Quella è stata una furbata da parte di Rune. In precedenza non era stato bravo a sfruttare il momento favorevole, perché Jannik comunque non era ancora nel pieno delle sue forze, e lì si è visto quello che ancora manca a Rune. Poi i parziali ingannano anche un po’. Questa partita è girata davvero in quel momento. Sinner ha detto testuale: ‘Se mi fossi ritrovato sotto di un break, per come stavo, diventava grigia’. La situazione delle rete, per chi crede ai segnali, è stata la ciliegina sulla torta, perché stare fermi quasi mezz’ora ci ha riportato un Sinner quasi al massimo e a quel punto ha fatto vedere di essere ancora superiore. C’è più solidità, è stato molto bravo, ha saputo soffrire e ha dimostrato ancora una volta grande carattere“, aggiunge la voce tecnica di Eurosport.
Sul problema fisico di Sinner: “Il malore poi non si è capito, ma sarà stato sicuramente un colpo di calore, un giramento di testa, è stato male anche di stomaco, una serie di cose insomma che non centravano però nulla, a suo dire, con quello che è successo a Wimbledon. Per onestà intellettuale è giusto dire che se a ruoli invertiti avessero concesso quel medical timeout a Rune, gliele avrebbero dette di tutti i colori. È andata bene così comunque. Sinner ha detto che è girata bene, perché sicuramente lo spavento è stato grosso“.
Sulle condizioni meteo affrontate dai giocatori a Melbourne: “Con quel caldo nessuno dei due stava bene sul campo. Rune poi veniva da partite più dure. La grossa mancanza del danese è stata quella di non lavorare ai fianchi Sinner in quel passaggio della partita. Lui ha sempre questa cosa di dover uscire col vincente, ha fretta. Lì, nel terzo set, se avesse avuto la capacità di rendere il match duro, probabilmente avrebbe potuto far ripiombare Jannik in un momento di difficoltà. Le due pause lunghe hanno indubbiamente aiutato in maniera eclatante la vittoria di Sinner“.
“Oltre a Sinner abbiamo visto anche la Rybakina che era cotta, la Keys che ha fatto fatica, Monfils che si è ritirato. Insomma, è diventato veramente un torneo un po’ ad eliminazione, purtroppo. Anche lo stesso Tien. Altri invece, come Sonego per esempio, stanno molto bene. Jannik quindi adesso deve recuperare, perché il livello c’è, ma quasi tutti quelli che sono rimasti in gara fisicamente sono integri e hanno giocato abbastanza poco. Il quarto con De Minaur comunque al 99% si giocherà di sera. Sinner ha detto di non aver chiesto nulla agli organizzatori, lui aveva giocato di sera i primi turni e questa volta gli è toccato il pomeriggio”, commenta Monaco.
Sulla vittoria di Sonego, che sfiderà ai quarti lo statunitense Ben Shelton: “Sto vedendo un giocatore che dà troppi segnali positivi per poter inciampare in una partita come questa. Magari con un Tien al top allora poteva diventare una battaglia, ma immaginavo che questo ragazzo, arrivando dalle qualificazioni, avrebbe avuto delle difficoltà, e così è stato. Sonego ha gestito molto bene il tutto e non ha la faccia di uno appagato, se la vuole giocare fino in fondo. Quella di Shelton mi è sembrata però una prova di maturità contro Monfils, perché ha affrontato bene la partita tatticamente e ha avuto pazienza, attaccando nei momenti giusti. Pur non brillando, Shelton ha dimostrato di essere un giocatore che sa interpretare e vincere le partite di tennis. Non è un genio del tennis, però è un giocatore che si sta evolvendo e sta provando a fare dei passaggi. Deve ancora crescere e sgrezzarzi. Sonego tra l’altro con questo risultato è già 35 del mondo e se dovesse arrivare in semifinale potrebbe andare 27, rilanciando totalmente la sua carriera“.