Rune insinua: “MTO di Sinner troppo lungo, non so cosa gli abbiano dato negli spogliatoi”
Holger Rune è uscito visibilmente deluso dal campo e non potrebbe essere altrimenti. La sconfitta negli ottavi di finale degli Australia Open 2025 contro Jannik Sinner è cocente, non solo per il caldo umido che c’era a Melbourne. Sì, perché il malessere che ha condizionato il giocatore italiano nel corso del match può dare al ko il sapore di un’occasione mancata al danese.
Ne ha parlato in conferenza stampa Rune e alcune lamentele ci sono state: “Oggi sia stato un match bello e strano allo stesso tempo. Sicuramente è un bene essere tornato a giocare un incontro con lui. Sono deluso per non essere andato oltre, ma felice per il lavoro che sto facendo con il mio team. Essere tornato con Lars (Christensen, ndr.) mi sembra positivo. Stiamo facendo risultati migliori rispetto a quelli che ho ottenuto negli anni scorsi. Sono passati solo tre mesi, ma mi sembra di giocare sempre meglio“, le prime parole del n.13 del ranking.
“Oggi è stata una giornata davvero calda anche se magari non c’è stato il sole per un po’ di tempo. È stato molto umido e si avvertiva, è giusto che si sia fatto controllare, penso che ci sia voluto più tempo di quanto mi aspettassi. È stato intorno ai dieci minuti, forse anche di più, ed è stato un po’ brutale nel mezzo del set. In quel momento avevo un bello slancio. Lo hanno controllato in campo e poi il giudice di sedia ha detto che necessitava di un altro controllo per assicurarsi che fosse tutto a posto. Poi è tornato a giocare benissimo, quindi non so cosa gli abbiano fatto o dato“, ha dichiarato Rune.
Analizzando l’andamento della partita: “Nel primo è stato migliore di me, nel secondo ero io il migliore. Nel terzo finché non ha chiesto il MTO è stata davvero una battaglia, c’erano scambi lunghi. È stata durissima. Come ho detto oggi faceva caldo e c’era molta umidità. Soprattutto stando 10/12 minuti lì fuori per lo stop seduto in panchina stavo cuocendo, è stato pesante. Dovevo solo muovermi un po’ e dovrò essere più intelligente la prossima volta oppure aspettare fuori dal campo. Comunque sì, è stato un break troppo lungo quello di Jannik“.
Rune ha poi anche commentato il fatto di aver affrontato un percorso di incontro che sono durati maggiormente e questo si è rivelato un vantaggio per il tennista italiano: “Giocare tutti i match per più di tre ore non è certo l’ideale. Penso che ciò che mi posso portare via da questo torneo è il tentativo di raggiungere il livello a cui ho giocato il secondo set odierno. Così non dovrò giocare per tre ore o più per tutti i match e rendere il tutto un po’ più facile per me. Perché Jannik, anche se non so i tempi esatti di gioco, ma credo che abbia giocato meno di me in questi otto giorni. Era più fresco e questo ha fatto la differenza perché lui ha giocato a un livello alto e io avevo bisogno dell’aiuto delle mie gambe. Ho avuto un problema al ginocchio lo scorso anno, per cui fermarmi e ripartire in mezzo al set è stato difficile. Poi ho fatto un buon trattamento e sono stato bene“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini