Come sta Sinner? “Non voglio parlarne”. E chiarisce l’assenza di infortuni
Jannik Sinner ha vinto la sfida contro Holger Rune e forse ancor di più contro se stesso. È questa la sintesi dell’ottavo di finale degli Australian Open 2025. Il n.1 del mondo, infatti, si è imposto in quattro set contro l’insidioso e talentuoso tennista danese col punteggio di 6-3 3-6 6-3 6-2, riuscendo a gestire una situazione complicata che si era presentata a precedere la partita e acuita nel corso della stessa.
Un malessere di cui Sinner non ha voluto parlare nei dettagli sia nell’intervista in campo, che in conferenza stampa. In lingua inglese ha affermato: “Non voglio parlare di come mi sono sentito oggi. Non stavo bene e ho dovuto lottare col mio fisico. Sapevo che sarebbe stata difficile, a maggior ragione contro un avversario come Rune. Ho cercato di fare il meglio che potevo e penso di averlo fatto. Sono felice di essere al prossimo turno. Non ho alcun infortunio, ma si è trattato solo di un malessere“.
Ai colleghi della stampa italiana, ha sottolineato quanto questa situazione sia stata diversa da quella vissuta a Wimbledon, nel confronto con Daniil Medvedev: “Sono due situazioni completamente diverse, a Wimbledon è stato differente. Questa è un’altra cosa, ho dormito tantissimo, zero problemi stanotte. Se non mettevo la sveglia, continuavo a dormire. Può succedere, non mi sono svegliato tanto bene. Sono arrivato al circolo da ultimo, più tardi possibile, abbiamo fatto un routine diversa che non avevo mai fatto, per mettere tutte le energie possibili in questa partita e ci sono riuscito“.
Esperienza però nei Championships che a quanto pare è servita: “Sì in quel caso potevo gestire meglio alcune cose e quello può avermi aiutato oggi. Chiaramente, se avessi preso il break all’inizio del terzo set, sarebbe stata molto dura. Alla fine ho cercato di rimanere lì. In questi casi, il piano B è provare a capire cosa sia meglio e devo dire che la preparazione è stata fondamentale, perché funzionale nell’affrontare una situazione in cui a livello fisico non ero al top“.
Precisando ancor meglio il concetto sulla off-season: “Non impari solo dalle partite, ma prendi spunto anche dalle giornate di allenamento, per dare quel qualcosa in più. Ho lavorato tanto per essere pronto a fronteggiare queste cose, certo sarebbe bello sempre giocare in condizioni perfette. Oggi esprimevo un ottimo tennis, ma la parte fisica non era ideale e sono cose che accadono. È nel modo di gestire queste situazioni che si fa la differenza. Lo prendiamo come super positivo per le prossime partite, la stagione e la carriera. L’importante è crederci sempre e su un campo da tennis può succedere di tutto“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini