Chi al posto di Cahill come allenatore di Sinner? C’è l’ipotesi di un super coach suggestivo…
Che cosa succederà? Ce lo si chiede da ieri quali saranno le prossime decisioni di Jannik Sinner in merito al suo staff tecnico. Non mancano di certo i pensieri in questa fase della carriera del n.1 del mondo. Al di là delle questioni squisitamente agonistiche riguardanti gli Australian Open, prioritarie su tutto, la vicenda “Clostebol” è ancora aperta e il 16-17 aprile l’udienza del TAS sarà un altro momento importante. In tutto questo, c’è la notizia dell’addio del coach australiano Darren Cahill al termine del 2025.
A rivelarlo è stato lo stesso Sinner ai microfoni di Eurosport, confermando l’interruzione del rapporto in conferenza stampa. Un addio frutto del desiderio di dedicare il tempo dovuto alla famiglia, dopo essere stato lungamente in giro per il mondo, al fianco dei tennisti più forti del pianeta. Sodalizio iniziato con Jannik nell’estate del 2022, quando l’allenatore australiano affiancò Simone Vagnozzi, ingaggiato qualche mese prima per sostituire Riccardo Piatti.
E ora? Le opzioni sul tavolo sicuramente non mancheranno al n.1 ATP. John McEnroe, al di là del siparietto divertente che c’è stato ieri a Melbourne dopo il successo dell’azzurro contro l’australiano Tristan Schoolkate, ha sempre detto di essere attirato dall’idea di allenare un tennista dalle caratteristiche di Sinner. Potenzialmente ci sono altri nomi.
Si pensi allo svizzero Severin Lüthi, per diverso tempo al fianco di Roger Federer, la cui unione con Holger Rune non ha avuto successo. Legata sempre alla carriera del Maestro svizzero, si potrebbero creare i presupposti per contattare Ivan Ljubicic, che lo scorso luglio ha rassegnato le dimissioni dalla Federazione francese, visto quanto fatto dall’ex tennista croato al fianco di Roger.
Libero da impegni potrebbe essere anche Boris Becker, presente a Torino per la premiazione di Jannik da n.1 del mondo e da sempre ammirato dalla dedizione nel lavoro dell’azzurro. L’alternativa potrebbe anche essere che il 23enne nostrano vada avanti essenzialmente con Vagnozzi, che sul campo è riuscito trovare il modo giusto per plasmare il nostro portacolori.