Questo Rune può far paura a Sinner agli Australian Open? Lo snodo degli ottavi
Un ottavo di finale da prendere con le molle. Non si vuol mettere il carro davanti ai buoi, ma è ragionevole pensare che lo scontro tra Jannik Sinner (n.1 del mondo) e Holger Rune (n.13 del ranking ed ex n.4) possa verificarsi. Bisognerà attendere l’esito delle sfide di domani, che vedranno impegnati questi due giocatori oltre ad altre nel terzo turno degli Australian Open 2025.
Nel caso in cui Jannik e Holger riuscissero a prevalere rispettivamente contro l’americano Marco Giron e il serbo Miomir Kecmanovic, allora l’incrocio sarebbe concreto. Una partita che sarebbe molto complicata per Jannik, contrariamente a quanto l’attuale classifica del danese potrebbe far pensare. Nella storia dei precedenti, la lotta è sempre stata intensa e nelle quattro partite andate in scena il set decisivo è stato ogni volta affrontato. Di seguito i precedenti:
PRECEDENTI SINNER-RUNE (2-2)
Masters1000 Montecarlo – 2024 Sinner b. Rune 6-4 6-7 (6) 6-3
ATP Finals 2023 – Sinner b. Rune 6-2 5-7 6-4
Masters1000 Montecarlo 2023 – Rune b. Sinner 1-6 7-5 7-5
ATP Sofia 2022 – Rune b. Sinner 5-7 6-4 5-2 ritiro
Il bilancio, dunque, è di parità e si nota che in questi quattro confronti a vincere il primo parziale sia sempre stato Sinner. Da questi match si deduce che il danese sia stato in grado di fare partita costantemente con Jannik, spinto dalla voglia di dimostrarsi all’altezza di chi lo precede in classifica. Inoltre, il tipo di tennis di Rune, specie se applicato in chiave difensiva, ha messo spesso in difficoltà l’azzurro, note le grandi doti atletiche del classe 2003 nativo di Gentofte.
Nella partita vinta a Melbourne contro Matteo Berrettini, qualche passaggio a vuoto c’è stato, specialmente all’inizio, ma ogni qualvolta si è trovato con le spalle al muro Rune ha sfoderato dei colpi incredibili. In altre parole, nella lotta il tennista danese può rivelarsi molto pericoloso. Sinner dovrà sfruttare quei cali di tensione che fanno un po’ parte del gioco del suo avversario, per affossarlo anche mentalmente e non metterlo in condizioni di nuocere. Se ci dovesse essere uno spalla a spalla, allora il n.1 ATP rischia anche la sconfitta.