Anche l’Italia ha la sua Braathen: Gaia Brunello sceglie il Brasile nel biathlon
I cambi di nazionalità sono sempre più frequenti nel panorama sportivo e alcuni hanno fatto parecchio rumore nelle ultime stagioni. Uno molto chiacchierato è quello riguardante Lucas Pinheiro Braathen, fuoriclasse che ha incominciato la carriera con la Norvegia, poi si è fermato ed è tornato più pimpante che mai per difendere i colori del Brasile nella Coppa del Mondo di sci alpino. Nella stagione in corso ha conquistato il secondo posto nel gigante di Beaver Creek ed è stato quarto negli slalom di Levi e Val d’Isere, facendo appassionare i sudamericani a uno sport della neve così lontano dalle loro abitudini.
Il Brasile sogna in grande con questo fenomeno del 2000, che presto potrebbe anche vincere nel massimo circuito internazionale itinerante, ma nel frattempo ha naturalizzato anche una biathleta. La notizia riguardo da vicino l’Italia, visto che stiamo parlando di Gaia Brunello: la classe 2002 è nata ad Ortisei ed è cresciuta sulle nevi dell’Alto Adige, ma ha deciso di cambierà nazionalità e di inseguire il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.
L’atleta ne ha parlato al quotidiano Il Dolomiti: “Ho sempre amato lo sport in tutte le sue forme. Da piccola ho praticato sci alpino, ginnastica artistica, pattinaggio. Un po’ di tutto. Ho cominciato con lo sci di fondo e poi quando avevo circa 10-11 anni anche con il biathlon seguendo le orme di mia sorella Fabiana, di due anni più grande di me. Papà Fabio ci portava spesso a sciare, e da lì ho voluto provare anch’io: giorno dopo giorno però ho capito che il biathlon per me era più di un semplice sport, era una passione che col tempo mi ha travolto“.
La biathleta ha poi proseguito: “Da piccola ero spesso tra le prime, e questo mi ha motivata. Sono una ragazza molto competitiva, non sono nello sport: una mentalità che mi ha spinto anno dopo anno a mettermi alla prova e a crescere per raggiungere nuovi obiettivi“. Lo scorso anno si è aggregata al gruppo sportivo dell’Esercito e ha disputato la Coppa del Mondo junior, ma non è riuscita ad arruolarsi definitivamente: “Questo ha reso il mio percorso più difficile: spesso mi sono trovata ad allenarmi da sola o con lo sci club della Val Gardena“.
Gaia Brunello si è così trovata di fronte a un bivio: “Ho cominciato a lavorare nell’albergo dei miei genitori per far quadrare i conti e dare anche una mano alla mia famiglia, dando il mio contributo. Ma dentro di me sentivo che il capitolo biathlon non era ancora chiuso. Così mi sono detta che, se non riuscivo ad andare avanti in Italia, dovevo inventarmi qualcosa di diverso, trovare nuove strade per continuare ad inseguire i miei obiettivi“. Ecco così che si è presentata l’occasione: mamma Aurea è nata e cresciuta a Salvador de Bahia: “Per qualche anno, crescendo, in molti scherzavano sul fatto che avrei potuto cambiare nazionalità. All’inizio non ci pensavo, ma con il tempo quelle battute sono piano piano diventate un’idea concreta”.
Anche l’ormai ex azzurra ha parlato del caso Braathen: “Quando ho visto Lucas Braathen passare dalla Norvegia al Brasile nello sci alpino, ho capito che quella che avevo in mente poteva davvero essere una strada percorribile. Ho iniziato a informarmi sul biathlon in Brasile e ho contattato la Federazione brasiliana degli sport invernali. Dopo aver parlato con loro, ho capito che sarebbe stata un’opportunità unica per continuare a praticare il mio sport e inseguire i miei sogni“. In questa stagione ha gareggiato in IBU Cup a Obertilliach, chiudendo la sprint in 68ma posizione e poi prendendo parte alla staffetta mista e alla single mixed, entrambe terminate al 24mo posto.