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Federica Brignone si sfoga per un calendario iniquo. Perché ha perfettamente ragione

Federica Brignone ha commesso un grave errore nella prima manche del gigante di Kranjska Gora ed è uscita di scena in questa prova valida per la Coppa del Mondo di sci alpino, incappando in un pesantissimo zero. La fuoriclasse valdostana sembra non conoscere mezzi termini tra le porte larghe: o vince (come aveva già fatto a Soelden e Semmering) oppure sbaglia e non porta a casa punti (le era già successo a Semmering, quando sbagliò nella seconda manche).

L’azzurra, che nel computo stagionale vanta anche due quinti posti in superG e una nona piazza in discesa libera tra Beaver Creek e St. Moritz, è comunque in piena lotta per la conquista della Sfera di Cristallo generale. La 34enne vanta infatti 319 punti e in classifica generale è alle spalle della svedese Sara Hector (407), della svizzera Camille Rast (383) e della croata Zrinka Ljutic (356), mentre precede di misura la svizzera Lara Gut-Behrami (309) e Sofia Goggia (285).

Federica Brignone paga a caro prezzo la mancata disputa dei due giganti di Tremblant a causa della mancanza di neve in Canada e proprio su questo punto ha manifestato la propria delusione ai microfoni della Rai: “È un peccato, perché alla fine il calendario è pensato per dare lo stesso numero di prove in tutte le specialità. Perdere due gare così è una roba brutta“. Al momento, infatti, sembra davvero difficile recuperare quelle due gare e il calendario rischia di essere sbilanciato.

All’inizio della stagione erano previste 37 prove, distribuite in questo modo: 10 giganti, 10 slalom, 8 discese e 9 superG. Già in avvio non c’era dunque la “par condicio” (venti gare tecniche e diciassette veloci), ora saltata in maniera importante: se non verranno recuperati i due giganti già citati e il superG di St. Moritz si scenderà a 8 giganti, 8 discese, 8 superG e 10 slalom, per la gioia di chi eccelle tra i pali stretti. Federica Brignone ha ragione e bisogna correre ai ripari per fare in modo che la lotta per la Coppa del Mondo generale sia davvero alla pari.

Il calendario iniquo si può combattere in un modo molto semplice: dato che effettuare dei recuperi è sempre più difficile (si ha paura di intasare troppo la programmazione e di aumentare il rischio di infortuni) e che è molto più probabile che vengano cancellati giganti, superG e discese per avversità meteo, occorrerebbe incominciare la stagione con più gare di queste specialità in calendario, in modo che nel caso di mancata disputa permanga una sorta di equità e non venga eccessivamente favorito lo slalom.

Siamo tra l’altro arrivati al 4 gennaio disputando ben quattro giganti e quattro slalom (domani ne è previsto un altro a Kranjska Gora), ma soltanto due superG e una discesa: il calendario è troppo sbilanciato prima dell’abbuffata di gare veloci (tre discese e tre superG tra St. Anton, Cortina d’Ampezzo e Garmisch nei prossimi tre weekend), mentre ci saranno un solo gigante (21 gennaio a Kronplatz) e altri due slalom (14 gennaio a Flachau e 30 gennaio a Courchevel) prima dei Mondiali.

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