‘Saranno Campioni’: Giacomo Casadei, una speranza per rilanciare l’equitazione
L’equitazione italiana, in particolare quella del salto ostacoli, può guardare al futuro con ottimismo provando a immaginare un domani che la riporti fra le nazioni migliori al mondo.
E’ vero nel 2023 sono arrivate diverse delusioni, a partire dai non brillanti Europei disputatisi all’interno dell’Ippodromo di Milano, ma da quel momento in poi è come se fosse arrivata una scossa positiva per tutti i binomi ostacolisti del Bel Paese.
Emanuele Camilli alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha centrato il 21esimo posto, un risultato che può sembrare lontano dall’elite planetaria, ma che va visto invece nella straordinarietà di aver riportato in finale un’Italia che in questa specialità mancava l’appuntamento a Cinque Cerchi dal lontano 2004, tanto a livello singolo quanto a livello di squadra.
Inoltre è impossibile non citare Lorenzo De Luca: arrivato 5° pochi giorni ai Playoff del Global Champions Tour, l’azzurro ha fatto vedere di essere pronto alle sfide dei prossimi anni magari arrivando alla fine del prossimo quadriennio con ancora più di una cartuccia da sparare per provare a compiere a Los Angeles 2028 l’impresa della carriera riportando anche l’Italia Team sul proscenio olimpico, anche in questo caso a 20 anni dall’ultima volta.
Camilli e De Luca hanno quindi rivitalizzato un settore che comprende anche altri alfieri, come gli esperti Emanuele Gaudiano e Francesco Turturiello, e che nei prossimi anni attende lo sbocciare definitivo di un potenziale campione come Giacomo Casadei: il cavaliere classe 2002, 22 anni compiuti lo scorso 1° settembre e figlio d’arte di Mirco Casadei, che quest’anno in giro per il mondo ha già fatto vedere le sue potenzialità.
Il Carabiniere ha pagato un po’ lo scotto all’emozione e all’esperienza – cosa normale nell’equitazione -, ma si sta costruendo un percorso importante, anche perché essere di scena in eventi importanti come il Piazza di Siena o il fare parte della Global Champions League, con i Mexico Amigos, o il Global Champions Tour è qualcosa di straordinario per un Under 25.
Già a partire dal 2025 si capirà se l’Italia avrà trovato una carte spendibile e strutturabile per i prossimi anni. Certo, i feedback positivi su Casadei non arrivano solo dall’Italia ma anche dal mondo degli addetti ai lavori del centro-Europa. L’astro nascente del salto ostacoli azzurro si porta dietro un’Aura Positiva: ora bisognerà vedere come tradurla sui tracciati mondiali nelle prossime stagioni.