Puppo: “Metterei ancora Musetti. Per Berrettini fare singolare e doppio potrebbe essere troppo”
Prosegue il magico periodo del tennis italiano, dopo il trionfo di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino e la vittoria delle azzurre in Billie Jean King Cup, con la Nazionale maschile che ha battuto in rimonta l’Argentina raggiungendo la semifinale di Coppa Davis a Malaga. Decisivo il successo del doppio Sinner/Berrettini sugli specialisti Gonzalez/Molteni, dopo il netto ko di Musetti con Cerundolo e la schiacciante affermazione di Jannik su Baez. Di questo e di tanto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.
“Pur non avendo visto granché, ho avuto la sensazione che in sostanza Sinner si scaldi giocando il singolare per disputare il doppio. È il continuo delle ATP Finals. Proiettato questo Sinner ad un livello inferiore, poteva finire anche 6-0 6-0 forse la partita con Baez. Noi forse ci stiamo abituando troppo a quello che sta succedendo“, le parole di Puppo.
Sulla mancata convocazione di un altro singolarista, considerando la scelta di non schierare i doppisti Bolelli/Vavassori: “Tanto non avrebbe giocato nessun altro dei singolaristi. Musetti secondo me deve giocare tutti i singolari da numero due, perché comunque se vinci la Coppa Davis lo fai con Sinner che si scalda in singolare e poi va in doppio con Berrettini. Non ha senso far giocare Matteo, a meno che tu non sia molto convinto di vincerla con i due singolari. Se hai quella convinzione e vinci 2-0 allora va bene, altrimenti per Berrettini non è ideale giocare due match ravvicinati. Comunque non stiamo parlando di un pensionato ovviamente, potrebbe anche farlo anche perché ha più tempo per recuperare rispetto a Sinner, però Musetti lo farei giocare da secondo singolarista. Il toscano può vincere la sua partita. La mia idea iniziale era questa, ma dopo questa sconfitta non lo so“.
Sulle possibili prospettive in vista della semifinale con l’Australia: “Può essere un problema per Musetti il fatto di sentire tutte queste critiche. Per quello che Berrettini ha fatto a Bologna e per come ha giocato in doppio, secondo me è così (con questa coppia) che la vinci la Coppa Davis. È vero che se hai contro due forti specialisti del doppio, come avvenuto alla Spagna, puoi andare a casa. L’Australia ha una coppia solida, però stiamo parlando di Berrettini e Sinner. Due singolaristi, però sono Berrettini e Sinner…“.
Sulla coppia Sinner/Berrettini in doppio: “Quando avevano giocato insieme in ATP Cup nel 2022 non è che mi avessero convinto. Il problema è che quel Sinner lì non è quello di adesso. È una cosa incredibile. Berrettini comunque è stato molto bravo in doppio. Non vedeva l’ora, aveva una grandissima voglia. Se lo erano promesso un anno fa, dopo che Matteo era stato escluso dalla scorsa Coppa Davis per i problemi fisici. È come se stesse giocando Wimbledon, parliamoci chiaro. Capisco che in molti lo vogliono come secondo singolarista, ma c’è una certa dinamica. Sono giornate lunghe in questa Davis e bisogna saper gestire bene mentalmente le forze che hanno i giocatori. Siamo a fine stagione“.
Sulla scelta di Berrettini al posto di Vavassori come possibile partner di Sinner: “Io adoro Vavassori, però non dobbiamo dimenticarci che chi va in campo in Coppa Davis deve avere alle spalle l’esperienza di aver giocato un certo tipo di partite toste. Berrettini ha giocato la finale di Wimbledon, ha fatto diversi match con Djokovic. Quello che vivono i giocatori è moltiplicato ancora di più in Davis“.