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Scherma, Olimpiadi Parigi 2024: le speranze di medaglia dell’Italia. Fioretto arma di punta

Scherma, Olimpiadi Parigi 2024: le speranze di medaglia dell’Italia. Fioretto arma di punta

Tre anni fa a Tokyo la scherma italiana aveva vissuto una delle Olimpiadi più nere della sua storia. Dopo quarantuno anni l’Italia non riuscì a conquistare una medaglia d’oro, eguagliando il risultato negativo di Mosca 1980. Adesso a Parigi 2024 la spedizione azzurra si presenta con l’obiettivo non solo di cancellare la delusione giapponese, ma di confermarsi la nazione di riferimento come è successo agli ultimi Mondiali ed Europei. 

Il fioretto si presenta come sempre come l’arma di punta. Prevedere anche tre medaglie d’oro non è certo utopia, ma addirittura si può sognare un clamoroso poker. Tra le donne l’Italia si presenta per dominare: il trio Alice Volpi, Arianna Errigo e Martina Favaretto nell’individuale vede tre atlete tutte potenziali vincitrici; mentre la squadra (si aggiungerà Francesca Palumbo) è assolutamente la formazione numero uno al mondo.

In campo maschile Tommaso Marini va a caccia della tripletta dopo il titolo iridato e quello europeo. Il marchigiano si presenta da numero uno del ranking mondiale ed è sicuramente l’uomo da battere in una gara individuale che si prospetta sicuramente molto combattuta. Attenzione anche a Filippo Macchi e Guillaume Bianchi, che possono anche piazzare la sorpresa. C’è poi l’attesa per il quartetto (ci sarà anche Alessio Foconi), anche se negli ultimi appuntamenti l’Italia ha steccato qualche volta. A Parigi non ci sarà margine d’errore.

Altra arma che può dare tanto è la spada femminile. C’è davvero grande attesa per il quartetto azzurro (Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo e Mara Navarria), numero uno del ranking mondiale e fresco del titolo europeo. Anche a livello individuale Santuccio, Rizzi e Fiamingo hanno tutte le potenzialità per giocarsi un piazzamento sul podio ed una medaglia olimpica.

Anche dalla spada maschile possono arrivare soddisfazioni per l’Italia. Davide Di Veroli e Federico Vismara sono due carte da medaglia nella prova individuale, nonostante una stagione (soprattutto il romano) un po’ altalenante e poi il quartetto (con anche Andrea Santarelli e Gabriele Cimini) si presenta con ambizioni importanti, con un nuovo possibile duello all’orizzonte con la Francia dopo la finale mondiale (vinta) e quella europea (persa).

La sciabola è l’arma che vede l’Italia un po’ meno competitiva. Le due squadre hanno bisogno subito di una grande impresa nei quarti di finale. A livello individuale, però, i ragazzi soprattutto, possono arrivare dei colpi, come successo agli Europei con il podio tutto italiano (Michele Gallo, Luca Curatoli e Luigi Samele). Tra le donne servirà la miglior gara della carriera, con Michela Battiston e Martina Criscio che possono regalarsi un sogno.

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