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Atletica, dubbi e ottimismo per l’Italia della marcia. E Stano si chiama fuori dai favoriti

Atletica, dubbi e ottimismo per l’Italia della marcia. E Stano si chiama fuori dai favoriti

L’Italia aveva dominato le gare di marcia alle Olimpiadi di Parigi 2024, conquistando entrambe le medaglie d’oro in palio per merito di Antonella Palmisano e Massimo Stano. Il doppio sigillo nelle 20 km del tacco e punta aveva lanciato il Bel Paese in orbita dopo le apoteosi di Marcell Jacobs sui 100 metri e Gianmarco Tamberi nel salto in alto il 1° agosto. Quest’anno le gare di atletica leggera inizieranno proprio il primo giorno del mese e curiosamente si disputeranno le due prove di marcia individuale. Una coincidenza di date che si spera possa essere propiziatoria per gli azzurri.

I nostri portacolori hanno tutte le carte in regola per mettersi in mostra lungo le strade della capitale. Antonella Palmisano si presenta all’appuntamento in ottima forma, dopo aver conquistato la medaglia d’oro agli Europei di Roma: i problemi fisici del post-Tokyo sono alle spalle, il bronzo dello scorso anno ai Mondiali ha aperto un nuovo corso e il sigillo di Roma ha ribadito l’eccellente condizione della pugliese, che sfiderà su tutte la peruviana Kimberly Garcia Leon, la spagnola Maria Perez (Campionessa del Mondo, ma reduce da un infortunio) e la corazzata cinese nella lotta per le medaglie.

Sul fronte maschile, però, va registrato il grande pessimismo di Massimo Stano. Il pugliese si è infatti infortunato durante i Mondiali di marcia a squadre calpestando una bottiglietta e il recupero rapido non sembra averlo ancora portato al top della forma, come ha dichiarato  in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Il limite sono le alte velocità: se imposteranno passaggi kamikaze, addio sogni. Muscolarmente la gamba sinistra ha perso parecchio e anche il range di movimento della caviglia è diminuito. Ma nessuno farà gara su di me. Io almeno, a parti invertite, farei così. Sul podio vedo lo spagnolo Martin, il giapponese Ikeda e lo svedese Karlstroem. Con outsider il canadese Dunfeee, il brasiliano Bonfim e l’ecuadoregno Pintado“.

Massimo Stano sembra essersi chiamato fuori dalla lotta per le medaglie e ha già delineato il suo pronostico per il podio. La condizione fisica dell’azzurro condizionerà anche la staffetta mista (42,195 km con alternanza uomo-donna), novità di questa edizione dei Giochi. Antonella Palmisano dovrebbe essere certa del posto, ma se il suo corregionale non dovesse stare bene allora spazio a Francesco Fortunato, che ha vinto la gara nell’ambito dei Mondiali a squadre (qualificanti per le Olimpiadi) insieme a Valentina Trapletti, alternativa da prendere in fortissima considerazione anche se nelle ultime settimane ha dovuto fare i conti con qualche problemino.

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