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America’s Cup, Team New Zealand vara la barca per difendere la Vecchia Brocca. E svela il profondo nome maori

America’s Cup, Team New Zealand vara la barca per difendere la Vecchia Brocca. E svela il profondo nome maori

Team New Zealand ha varato la barca con cui parteciperà alla America’s Cup. I detentori della Vecchia Brocca cercheranno di difendere il trofeo sportivo più antico al mondo a ottobre nelle acque di Barcellona, dove fronteggeranno chi avrà la meglio nel torneo degli sfidanti tra Luna Rossa, Alinghi, Ineos Britannia, American Magic, Orient Express. La cerimonia ha avuto luogo a Wynyard Point di Auckland (Nuova Zelanda).

Svelato anche il nome maori con cui è stato battezzato lo scafo. L’AC75 dei Kiwi si chiamerà Taihoro. La denominazione è ispirata a “Taihoro-Nukurangi”, che significa “muoversi rapidamente come il mare tra cielo e terra”. Questa parole catturano l’essenza dinamica del mare (Tai), il concetto di velocità (Horo), il movimento della terra (Nuku) e la distesa del cielo (Rangi).

Il sodalizio oceanico specifica: “Taihoro simboleggia il viaggio evolutivo della barca. Rappresenta un superamento dei confini tradizionali, creando una connessione tra il mare e il cielo. Questa imbarcazione è più di una semplice imbarcazione; sfrutta il potere della natura, passando senza soluzione di continuità da un regno all’altro. Il Taihoro non si limita ad attraversare l’oceano, ma colma il divario tra mare e cielo nella sua ricerca della vittoria”. La madrina del varo è stata Helen Clark, ex primo ministro neozelandese e patrona di Emirates Team New Zealand.

Geoff Senior, Head of Construction di Emirates Team New Zealand, ha supervisionato la costruzione dell’imbarcazione, iniziata oltre 10 mesi fa nel cantiere appositamente costruito da Emirates Team New Zealand, con 45 costruttori che hanno lavorato per tutto il tempo, per un totale di oltre 85.000 ore di lavoro: “Il team di progettazione ha certamente spinto al massimo il progetto di ‘Taihoro’, mettendo alla prova il nostro team di costruzione per tutto il tempo. Ma siamo fortunati ad avere una tale esperienza nel nostro team di costruzione, che è tra i migliori del settore. Questa è la barca che porteremo a Barcellona per difendere l’Americas’ Cup per la Nuova Zelanda quest’anno e il nome ‘Taihoro’ ci aiuta a portare la nostra identità a Barcellona e a condividere l’innovazione e la cultura del nostro Paese sulla scena mondiale“.

Il timone sarà per la terza volta consecutiva nelle mani di Peter Burling, a caccia del terzo sigillo nella competizione: “Questo è un momento davvero emozionante, in quanto i vari team dell’America’s Cup stanno uscendo dai loro capannoni. Ovviamente c’è molto interesse per l’aspetto delle barche degli altri, ma noi siamo concentrati al 100% su ‘Taihoro’ e sul nostro programma di sviluppo in corso per portarla a regime. Non abbiamo molto tempo per navigare ad Auckland prima di iniziare a imbarcarci per Barcellona, quindi è un periodo intenso ma emozionante per il team. Emirates sostiene il team da 20 anni, dal 2004, come orgoglioso naming sponsor del team, con il suo marchio sulla randa e posizionato sullo scafo appena a prua del nome Taihoro“.

 

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