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Lele & Lele, la coppia d’oro del tennis Fisdir sbaraglia gli australiani e conquista il mondiale

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VIGEVANO. Nell’ambiente sportivo da tempo sono conosciuti come “i due Lele”. Gabriele Vietti, 51 anni, di Vigevano, ed Emanuele Bezzi, 31 anni, di Novara - atleti con sindrome di Down della Fisdir, FederazioneiItaliana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali – sono i campioni del mondo di tennis di doppio. Una coppia d’oro che la settimana scorsa, ad Annecy - sulle Alpi francesi - ha annientato gli agguerriti rivali australiani.

Domani sera, alle 20, i due campioni saranno al Tennis Club di Pavia che, spiega il direttore sportivo Sandro Centanni, «ha voluto celebrare l’impegno e la dedizione di questi due fenomenali ragazzi nel tennis agonistico».

E’ stata una settimana faticosa quella trascorsa sui campi di Annency, ma la pioggia che non ha quasi mai smesso di cadere non ha smorzato l’entusiasmo. E prima di conquistare la medaglia d’oro nel doppio, Bezzi si è aggiudicato anche un argento nel singolo.

Giovedì sera, Gabriele Vietti ed Emanuele Bezzi - freschi campioni del mondo di tennis Fisdir - saranno premiati dalla presidente del Tennis Club di Pavia, Nicoletta Cassani. Un evento, riservato ai soci e agli invitati, fortemente voluto dal direttore sportivo del circolo di San Lanfranco, Sandro Centanni.

The sport machine

«Gabriele è uno sportivo eccezionale – racconta il fratello Gualtiero (i figli nella famiglia Vietti sono quattro, – Non a caso noi in famiglia l’abbiamo soprannominato “The sport machine”. Già quando era piccolissimo la mamma dopo cena gli faceva fare ginnastica su un tappetone morbido. Oggi lui si tiene in forma anche con nuoto, palestra, bicicletta. Ed è stato un pioniere del tennis agonistico per ragazzi con disabilità psichica, nella nazionale dal 2009. Si è già laureato campione nel 1996 e nel 2003 ha giocato in Irlanda nei mondiali Special Olympics, piazzandosi secondo nel singolo». Nel 2013 quando l’atleta paralimpico sudafricano Oscar Pistorius ha visitato la città ducale con il suo ex allenatore, Gabriele l’ha sfidato sulla terra rossa. E l’ha battuto. Il suo idolo?Da quando Federer si è ritirato, è Jannik Sinner. Lo si può incontrare dietro al bancone della pasticceria, “Il dolce positivo” di corso Vittorio Emanuele a Vigevano (un progetto che nasce dall’esigenza di garantire a tutti l’inclusione sociale e una più ampia prospettiva di autonomia di vita). Ama mangiare l’amatriciana e canticchiare “Grande amore” de Il Volo. E’ tesserato Ashd Novara, come Emanuele Bezzi.

Tifoso dell’Inter e di Musetti

«Lui ed Emanuele si sono conosciuti sui campi, all’inizio come rivali – racconta Roberto Bezzi, padre di Emanuele – . Giocano il doppio insieme da 4 anni. L’esperienza di Annency è stata unica e e speciali perché ha permesso loro di confrontarsi con giocatori di altre nazioni e di socializzare». Quando non gioca a tennis raggiunge gli amici al bar di Cameri, centrodi 10mila abitanti nel Novarese, per una partita di scopa o briscola oppure fa il volontario al circolo del padel. «Si allena due volte a settimana con la sua società sportiva – prosegue il padre – una sera gioca anche a Cameri e poi ha trovato un gruppetto di pensionati che fanno il doppio con lui ogni mercoledì e venerdì». Tifoso sfegatato del Novara e dell’Inter, è un fan di Lorenzo Musetti «l’unico che, dopo Federer, fa il rovescio a una mano».

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