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ATP Montreal: Zverev troppo solido per Rune. Ai quarti sfiderà Korda, avanti grazie al forfait di Ruud

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[2] A. Zverev b. [13] H. Rune 6-3 7-6(5)

Alexander Zverev piega in due set la resistenza di Holger Rune e si iscrive per la quarta volta ai last eight del National Bank Open in scena quest’anno a Montreal. Il tedesco continua a impressionare per solidità e si sbarazza di un Rune mai domo e coraggioso, impegnato a dimostrare i propri valore e capacità tecniche e tattiche per limitare un avversario debordante.

Il danese soccombe nel primo parziale per un solo break e ne rimonta un altro quando i buoi sembrano ormai scappati: riesce a confondere parzialmente il rivale ma nel tie-break finale è in ritardo da subito e il suo tentativo di ricucire lo strappo non va a buon fine. Bravo Holger, ma Sasha è semplicemente più forte: per l’amburghese l’avversario sarà l’americano Korda.

Primo set: Zverev intoccabile al servizio trova il break nei primi game e lo difende sino alla fine

I due atleti sono in parità nei confronti diretti, avendo il tedesco prevalso negli ottavi dell’ultimo Roland Garros e il danese sempre negli ottavi di Monaco 2022; Zverev approccia subito con il servizio mentre Rune cerca di variare per non finire nella diagonale dei rovesci, dove l’uomo di Amburgo sembra intoccabile. Alcune soluzioni di Sasha sono davvero da applausi per quanto stretto è l’angolo che sa cogliere per aprirsi il campo. Rune è geniale con la palla corta ma abusarne può essere pericoloso e infatti Zverev dopo due viaggi a vuoto al terzo dropshot parte come un razzo e pesca il punto con un dritto lungolinea.

Per lui c’è anche un generoso doppio errore di Holger, che cede la battuta nel terzo game. Il match è divertente perché Rune non esagera e trova il modo di rimanere agganciato al rivale, che sta giocando assai bene. Il danese copre il campo benissimo e si intestardisce a toccare di fino per spostare il tedesco, con risultati degni di nota e che lo portano in risposta sul punteggio di 3-4. È un inizio di match molto piacevole: Rune gioca con ordine, para con il dritto in risposta per obbligare Zverev a spingere di nuovo e organizza il contrattacco, passando con precisione di rovescio.

Il danese si procura due palle per il contro-break ma qui Zverev scende a pioggia con un servizio vincente e due ace consecutivi, per poi intuire il passante del rivale e chiudere il game con la volée di dritto. Rune serve sul 3-5 e a questo punto cede alla solidità dell’avversario, regalando un dropshot senza corrente e inchinandosi con un doppio errore. Il finale del set è inglorioso per il danese, per ora però Zverev è troppo forte: quattro ace per lui e tre seconde palle errate per il danese, in trentotto minuti.

Secondo set: Rune spalle al muro si rialza ma cede al tie-break

Rune macchia con ultimo game sottotono un set giocato con gagliardia; avrebbe bisogno di rispondere a un servizio meno difficile, ma Zverev non allenta la pressione con la botta di inizio gioco. Rune riesce a opporsi d’incontro in un paio di belle occasioni, ma nel protrarsi dei game Sasha finisce per far tornare i conti; il danese peraltro mette a segno il primo ace del suo match e vince il primo game al servizio con maggiore facilità che nei turni precedenti.

Il giovane Holger ha bisogno di pungere al servizio perché se lo scambio si protrae il punto finisce nelle grinfie del tedescone, presente ovunque e capace di far ripartire il gioco da ogni dove. Rune imbriglia con tenacia nel quinto game il rovescio dell’avversario, obbligandolo per due volte all’errore, ma Alexander esce dagli imbarazzi come sempre con la battuta esplosiva e si porta sul 3-2.

All’inizio dell’ottavo game Rune commette il primo doppio fallo del set; Zverev avverte che potrebbe essere il momento giusto e, pur subendo l’ennesima palla corta del rivale, si procura lo smash che lo porta alle due palle-break consecutive e si porta sul 5-3 con pallina in mano per chiudere la partita. Rune però si gioca al meglio le carte della disperazione: continua a parare la battuta dell’avversario con il piatto-corde ben aperto, infastidendo il tedesco con lo slice di rovescio nell’angolo sinistro e per la prima volta Sasha cede la battuta. Holger festeggia con un ottimo game alla battuta e si issa fino al 5-5.

Zverev si porta per primo a quota sei e Rune si merita il 40-15 nel dodicesimo game con uno scambio di diciotto colpi ricco di sue acrobazie in salvataggio che inducono Zverev in errore con la volée di dritto. Il tie-break sembra dietro l’angolo ma Rune ha un piccolo quanto intempestivo blackout, nel corso del quale mette un doppio fallo e offre un matchpoint al tedesco. Zverev stecca il dritto e manca un’altra opportunità perché Rune serve un quasi-ace. Il danese conquista così tra gli applausi il tredicesimo game: vincerà la creatività o la solidità?

Sasha esordisce con un servizio vincente, Holger con un doppio errore; la risposta è forse in questo emblematico inizio. Il teutonico si spinge fino al 6-2 per poi dissipare altre tre palle-gara; per la sesta ci pensa una robusta battuta di scorta, che piega definitivamente le velleità del ventunenne numero tredici del seeding.

GLI ALTRI INCONTRI – Sarà Sebastian Korda, dopo il ritiro di Casper Ruud per un problema al polso, l’avversario di Zverev. L’americano viene dalla vittoria di Washington, avendo mostrato un tennis di buonissimo livello anche in questi giorni. Così come aveva fatto, per quasi due set pieni, Grigor Dimitrov. Accelerazioni, bei tocchi, intelligenza tattica, una bellissima versione del bulgaro… almeno fino ai match point. Lì Alexey Popyrin, con uno scatto d’orgoglio, ha servito tre prime una migliore dell’altra per non far avviare lo scambio o comunque mettere in seria difficoltà il bulgaro per annullarne le occasioni. Da lì la partita è svoltata in favore dell’australiano, risultato poi vincitore per 4-6 7-6(5) 6-3, così da qualificarsi per il suo secondo quarto in un 1000 dopo quello di Cincinnati.

Dopo aver ottenuto la seconda vittoria del 2024 su un top 10 in un 1000 (dal 1990 tra gli australiani vi erano riusciti solo Hewitt e Kyrgios) se la vedrà con Hubert Hurkcaz. Il polacco, tds n.4, ha battuto per 4-6 6-3 6-4 Arthur Rinderknech, recuperando svantaggi vari e apparso non sempre al 100% della forma, concedendo al francese spazio in risposta come dimostrano i solo 4 ace a referto. Dunque, vincendo due partite in un giorno vista anche quella con Kokkinakis, Hubi ritrova i quarti nel torneo canadese, dove due anni fa fu finalista. E avrà buone chance di staccare il pass per la semifinale se dovesse vincere ancora più dell’80% di punti con la prima.

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