Filip Peliwo lascia il passaporto canadese per quello polacco-
Filip Peliwo cambia nazionalità e da canadese che è stato fino all’altro giorno (è nato a Vancouver nel 1994) diventa polacco. Non sappiamo il motivo di questa sua scelta abbastanza singolare (improbabile che conti su una convocazione in Davis), sappiamo però che il ragazzo passerà alla storia come una delle più grandi delusioni di ogni epoca. E probabilmente ai ragazzi più promettenti, quando compiono i 18 anni, viene raccontata la parabola di questo giocatore che doveva spaccare il mondo e invece ha spaccato, al massimo, qualche racchetta. Peliwo fu protagonista assoluto della stagione junior 2012 quando centrò la finale in tutti e 4 gli Slam (proprio come Stefan Edberg nel 1983), ma, a differenza dello svedese, vinse solo Wimbledon e US Open.
Agli Australian Open fu fermato dal tennista di casa Luke Saville (un altro che da professionista ha avuto una carriera molto inferiore alle aspettative, concentrandosi più sul doppio dove ha raggiunto la massima posizione di n. 23) e a Parigi dal belga Kimmer Coppejans. Ma la differenza maggiore con Edberg si sarebbe vista col passaggio al professionismo: lo svedese n.1 e plurivincitore Slam, il canadese a rimirare una bacheca dove 1 Challenger e 10 Futures lasciano malinconicamente troppo spazio libero. In classifica oggi è n.392 ATP, e in carriera non si è mai neanche avvicinato alla top 100, raggiungendo al massimo il n.169 nel 2018. Adesso è disperso nel circuito ITF in cui non si può dire che brilli in maniera particolare, quale che sia la bandiera per cui gioca.