Ginnastica artistica: Speranza, Calaciura e Ruggeri chiudono i Mondiali juniores con delle buone finali
A Manila (Filippine) si sono conclusi i Mondiali juniores di ginnastica artistica con la disputa delle ultime finali di specialità. Tanti giovani talenti si sono espressi sulle pedane asiatiche, tra di loro figurano di sicuro le stelle del prossimo futuro della Polvere di Magnesio e magari qualcuno salirà anche sul podio alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. L’Italia chiude l’evento con due allori, entrambi conquistati da Simone Speranza (argento agli anelli e al corpo libero)
Il 18enne siciliano è indubbiamente un prospetto di eccellente caratura tecnica ed è estremamente promettente, ha intrapreso la strada giusta e potrà togliersi delle soddisfazioni importanti anche al piano superiore. Oggi il siracusano ha chiuso al sesto posto l’atto conclusivo al volteggio con la media di 13.600, appena alle spalle di Riccardo Ruggeri (quinto con 13.666). Il russo Arsenii Dukhno, fresco Campione del Mondo all-around, si è imposto alla tavola (14.333) davanti ai britannici Sol Scott (14.066) ed Evan McPhillips (13.950).
Eleonora Calaciura ha chiuso al quinto posto la finale al corpo libero con il punteggio di 12.833 (4.8 la nota di partenza): questo risultato dovrà servire come trampolino di lancio per la classe 2010 siciliana, che si era già ben espressa sul giro complesso. La giapponese Misa Nishiyama ha trionfato con un perentorio 13.533, precedendo le francesi Elena Colas (13.200) e Maiana Prat (13.166). Alla trave, invece, la cinese Yina Xiang ha dettato legge (14.133), sul podio la giapponese Yume Minamino (13.800) e la statunitense Caroline Moreau (13.600).
Oro a pari merito alle parallele pari per il colombiano Camilo Vera e il giapponese Nao Ojima: entrambi sono stati valutati con 13.866, se fosse in vigore il regolamento senior avrebbe trionfato in solitaria l’asiatico in virtù di una migliore esecuzione (8.666 a 8.566), ma questo parametro non viene preso in considerazione a livello giovanile e così entrambi sono saliti sul gradino più alto del podio. Allo stesso modo bronzo condiviso per il cinese Lanbin Yang e lo statunitense (13.600, 9.2 di pannello E per l’asiatico contro 8.4 dell’americano).
In chiusura si è disputata la finale alla sbarra: Camilo Vara ha firmato la doppietta dopo il trionfo sugli staggi, imponendosi con il riscontro di 14.533 davanti allo statunitense Danila Leykin (14.233) e al filippino Karl Jahrel Eldrew Yulo (14.000, fratello minore di Carlos, Campione Olimpico a Parigi 2024).

