Pattinaggio di figura, Cizeron riaccende la polemica sui punteggi: “Non rispecchiano quello che abbiamo fatto”
C’è aria di grande, grandissima frustrazione nel mondo della danza sul ghiaccio. L’intera fase di qualificazione del circuito ISU Grand Prix 2025-2026 di pattinaggio di figura è stata accompagnata da non pochi mal di pancia da parte di appassionati ed addetti ai lavori, con un climax raggiunto in occasione dell’ultimo appuntamento, quello del Finlandia Trophy.
In particolare a destare maggiore perplessità è stata la controversa operazione del pannello tecnico per la rhythm dance di Laurence Fournier Beaudry-Guillaume Cizeron, poi vincitori della gara. Come abbiamo già spiegato a tempo debito, i danzatori francesi sono state vittime di un curioso errore, in quanto chi di dovere ha chiamato erroneamente la sequenza coreografica all’inizio della prova, quando in realtà era prevista alla fine, come ultimo elemento. Questo ha determinato ovviamente una valutazione bassa in termini di GOE (non trattandosi nei fatti di un elemento i due atleti hanno giocoforza pattinato in modo più scarno) e anche un “attention” per difficoltà durata troppo a lungo.
Quanto successo ha provocato grande irritazione al team francese che, tra l’altro, si è lamentato – così come anche i secondi classificati, i canadesi Piper Gilles-Paul Poirier ed i georgiana Diana Davis-Gleb Smolkin – delle chiamate eccessivamente severe su alcuni livelli che hanno ovviamente depotenziato il valore base dei due programmi. Una polemica emersa anche due settimane fa a Skate America dove, non a caso, era presente lo stesso technical controller, ovvero lo statunitense Shawn Rettstatt (tra l’altro membro della Commissione Tecnica danza dell’ISU).
Alla fine della competizione, il Campione Olimpico in carica Cizeron ha commentato senza troppi giri di parole l’operato dei giudici in una dichiarazione pubblicata dal quotidiano Nazionale L’Equipe, facendo illazioni tutt’altro che indirette: “ Ce lo aspettavamo. Non sapevamo come avrebbe fatto, ma sapevamo che avrebbe trovato il modo (per penalizzare la nostra prestazione) – ha detto Cizeron – Quello che è successo non è assolutamente rappresentativo delle due prestazioni di questo fine settimana. Quindi non baseremo i nostri piani futuri su questi punteggi”.
Cizeron, che ha supportato non troppo velatamente anche gli altri colleghi nella dichiarazione post gara al Kiss&Cry, ha poi continuato: “Ci vuole molto perché gli atleti inizino a criticare apertamente: vogliamo accontentare i giudici. È importante che atleti e allenatori ne parlino. C’è una certa distanza tra noi, i giudici, allenatori e tifosi”. Parole molto forti, che certificano un momento di preoccupante confusione in tutto il settore danza.
Ricordiamo che in occasione della tappa inaugurale, il Grand Prix De France, a pagare caro sono stati gli azzurri Charléne Guignard-Marco Fabbri, ritrovatisi di punto in bianco, nella stagione più importante di tutto il quadriennio, a fare i conti con delle valutazioni bassissime sia sul fronte tecnico che soprattutto sulle componenti del programma, tanto da arrivare addirittura quarti. Al tempo in molti hanno sospettato della volontà da parte di alcuni giudici di voler promuovere tutto il gruppo di danzatori stanziato alla scuola di Montrèal. Oggi però quella che possiamo considerare la coppia di punta dell’Accademia canadese si lamenta di aver avuto un trattamento scorretto.
Inutile dire che un specialità in cui nessuno è contento, è una specialità che ha un problema. La speranza è che tutto si possa chiarire prima che la situazione diventi poco gestibile. Tra poco più di una settimana ci sarà la prova del nove con le Finali Grand Prix.

