Pagelle Slalom Levi 2025: non è tutto da buttare per l’Italia, ora Vinatzer deve evitare i tarli nella testa
PAGELLE SLALOM LEVI 2025
Domenica 16 novembre
Lucas Pinheiro Braathen, 10: era solo questione di tempo, visto il valore dell’atleta, ed oggi si è materializzata la prima vittoria del Brasile nella storia non solo dello sci alpino, ma di tutti gli sport invernali. In carriera vantava già cinque affermazioni in Coppa del Mondo, ma risalivano a quando difendeva i colori della Norvegia (l’ultima quasi tre anni fa, l’8 gennaio 2023 ad Adelboden). Stiamo parlando di un talento fuori dall’ordinario, che presto potrebbe dare fastidio con regolarità anche a Marco Odermatt in gigante. A questo punto il Brasile può sognare in grande in chiave olimpica.
Clement Noel, 8: secondo a 31 centesimi e dando la sensazione di avere ancora tanto margine nel taschino. Sul muro ha preferito non rischiare per non compromettere tutto. Quest’anno il francese punta sulla regolarità per dare l’assalto alla Coppa del Mondo di specialità. E l’avvio è ottimo in questo senso.
Eduard Hallberg, 9: è un predestinato. Il podio odierno del classe 2003 non è frutto del caso, ma potrebbe rappresentare l’inizio di una carriera luminosa. Ha riportato la Finlandia in una top3 del circuito maggiore 18 anni dopo Kalle Palander, e lo ha fatto proprio davanti al proprio pubblico. Una giornata da sogno.
Laurie Taylor, 8: il miglior tempo assoluto nella seconda manche ha consentito all’inglese di portare a termine la miglior gara della vita, recuperando ben 11 posizioni e concludendo 4° a soli 4 centesimi dal podio. Non è giovanissimo (classe 1996), ma potrebbe rappresentare il nome nuovo nella stagione olimpica. Attenzione perché la Gran Bretagna sta diventando una realtà sempre più solida nello slalom maschile, con diversi nomi interessanti in arrivo anche dal settore giovanile.
Loic Meillard, 4: il grande deluso di giornata. Partito con il pettorale n.1, chiude appena 14° a 1.48, allargando troppo le linee e dando la sensazione di trovarsi molto distante dalla forma migliore.
Marco Schwarz, 5,5: dopo il brillante podio in gigante a Soelden, in slalom si rivela per il momento ancora ben lontano dai livelli del pre-infortunio. Per il momento Odermatt può dormire sonni tranquilli pensando alla classifica generale.
Tobias Kastlunger, 6,5: solo due volte in carriera aveva fatto meglio di un 12° posto, entrambe in Val d’Isere (10° nel 2022, 7° nel 2024). In generale, in passato, è sempre andato in calando nell’arco della stagione. Si spera questa volta in un trend ben differente, anche perché l’altoatesino ha sfoderato una solidità tecnica di tutto rispetto.
Nazionale italiana, 5,5: un solo qualificato per la seconda manche è un bottino oggettivamente molto scarno. Eppure non è tutto da buttare. Un po’ tutti gli azzurri, anche quelli partiti con pettorali più alti, hanno mostrato dei chiari passi avanti nella sciata rispetto alla passata stagione, anche se vanificati da gravi errori. La mano del nuovo tecnico Mauro Pini inizia a vedersi, ma serviranno tempo e pazienza, perché i risultati arriveranno solo con una fiducia da ritrovare. Lo stesso Alex Vinatzer, prima dell’uscita, aveva convinto per una tecnica molto più solida rispetto al recente passato. È chiaro che serviranno risultati importanti in tempi brevi per evitare di entrare in quella spirale di uscite che non avrebbe altro esito che portare tarli nella testa.

