Jannik Sinner: “Ho imparato tante cose questa settimana, a Torino voglio essere pronto”
La parola d’ordine per Jannik Sinner è “Miglioramento“. L’ha dimostrato ancora una volta il tennista altoatesino ieri nella finale del Masters1000 di Parigi. Per la prima volta nell’atto conclusivo di questo torneo, Sinner ha trionfato, sconfiggendo in due set il canadese Felix Auger-Aliassime, completando un percorso sensazionale in cui non ha lasciato alcun parziale per strada.
Dopo la vittoria a Vienna nella settimana precedente, la doppietta nel 1000 francese. Risultati che l’hanno portato nuovamente in vetta alla classifica mondiale, in un 2025 condizionato dalla sospensione di tre mesi per la vicenda “Clostebol”. Numeri impressionanti, considerando le nove finali disputate in 11 tornei affrontati e i 5 titoli, di cui 2 Slam.
Jannik ha messo in bacheca il 23° titolo del massimo circuito internazionale e ha allungato la propria striscia vincente a livello indoor (26). Ci sono, per questo, motivi per cui provare grande soddisfazione. “È stata una partita di altissima qualità. Lui ha servito in modo incredibile, soprattutto nei momenti in cui ho avuto un paio di occasioni di break nel secondo set. Ma è stato un percorso fantastico, tra Vienna e Parigi. Sono super felice e, naturalmente, adesso guardiamo avanti verso Torino. Però voglio anche godermi questo momento: è un giorno davvero speciale“, ha dichiarato Jannik in conferenza stampa sulla finale vinta.
Un approccio a questo torneo umile quello dell’azzurro: “Abbiamo semplicemente preso le cose giorno per giorno, cercando di capire come si sentiva il mio corpo e come stava la mia testa. Vienna è stato un torneo enorme. La finale è stata molto dura, ma ti lascia tante sensazioni positive, soprattutto quando vinci una partita del genere. Siamo venuti qui cercando di capire le condizioni del campo e tutto il resto, come si sarebbe evoluto il torneo. Siamo andati avanti giorno per giorno: alcuni giorni mi sono sentito molto, molto bene; altri ho dovuto spingere di più. E avere ora questo titolo con me è davvero speciale“.
Sinner si è focalizzato anche sull’aspetto emotivo di questa vittoria: “Sono molto felice di condividere questo momento con il mio team e con le persone che ho intorno. Sappiamo quanto lavoro e quanta fatica ci abbiamo messo, e quando arrivano risultati del genere siamo tutti estremamente felici. La stagione non è ancora finita, ma questo non significa che non ci si debba godere momenti come questi — perché non importa quanto grande sia il titolo, è una sensazione fantastica averlo con noi. Ma sì, mi sento anche sollevato: dopo una settimana così intensa sono davvero contento. Mi prenderò qualche giorno di riposo, è molto importante adesso sia per il corpo che per la mente. Poi, naturalmente, cercheremo di prepararci al meglio per Torino“.
Un’affermazione importante non solo per i riflessi in classifica, ma anche per l’esperienza che ha rappresentato: “Questa settimana ci sono stati anche scenari diversi fuori dal campo. Sono molto contento di come ho gestito tutta la situazione: non è stato facile. Ma, come ho detto, viviamo giorno per giorno cercando di capire cosa sia meglio per quel giorno preciso. Ero molto concentrato sul gioco, sul giocare un buon tennis, e sono davvero felice per la partita di oggi. Ma, come ho detto, questo è un titolo speciale: dopo aver vinto a Vienna, arrivi qui con pochissimo tempo per recuperare, quindi sono estremamente felice. Credo che questa settimana sia stato un processo di apprendimento, soprattutto per capire meglio il mio corpo. Mi ha mostrato che ogni giorno è davvero diverso: può essere buono o cattivo. Ho dovuto spingere in alcune partite, anche se da fuori il punteggio poteva far sembrare che fosse tutto facile. Ma in campo ci sono sempre delle difficoltà, non è mai semplice. Poi, da un giorno all’altro, ti senti molto meglio. Credo che questa sia la lezione più importante che ho imparato”.
All’azzurro è stato nuovamente chiesto un parere sul suo tennis, viste le modifiche che aveva annunciato dopo la partita persa contro Carlos Alcaraz a New York: “Quando vai a un torneo con cento giocatori, tutti e cento vogliono migliorare. Non ce n’è uno che entri in campo solo per colpire qualche pallina. Quindi non sto facendo nulla di straordinario: sto semplicemente facendo ciò che fanno anche gli altri, ma con grande impegno. Cerco davvero di uscire dalla mia zona di comfort, soprattutto durante gli allenamenti, per capire cosa possa darmi qualcosa in più in futuro. Durante le partite bisogna trovare un buon equilibrio: provare cose nuove ma anche vincere. Non puoi provare sempre, né puoi pensare solo a vincere ogni punto. Ed è quello che intendevo due giorni fa quando ho parlato di “giocare con il punteggio”: se sei avanti di un break puoi provare qualcosa di diverso, essere un po’ più aggressivo. Tutto fa parte del processo che sto vivendo. Tutti i giocatori sono passati da questo percorso. Non c’è alcuna magia: c’è solo tanto lavoro, e basta. Se chiedi a cento giocatori, tutti ti risponderanno la stessa cosa: stiamo cercando di migliorare. Alla fine è questo ciò che conta di più. Ovviamente, se arrivano risultati come questi, hai più fiducia nel fatto che il lavoro che stai facendo sia quello giusto. Ma devi sempre attraversare momenti difficili, sconfitte comprese, per capire qual è la strada corretta da seguire“.
Il ritorno in vetta si è compiuto, ma c’è la consapevolezza che possa essere una situazione transitoria: “Non dipende solo da me, ma naturalmente sono felice. Sapevo dall’inizio della settimana che c’era questa possibilità. Ma, come ho detto prima della finale, prima di ogni torneo o di ogni partita, cerco solo di offrire la miglior prestazione possibile in campo, e poi qualunque cosa arrivi, arriva. È con questo spirito che sono sceso in campo, e farò lo stesso a Torino. Guardo solo al mio lato del campo e cerco di giocare il miglior tennis possibile. Se non accadrà, non accadrà. L’obiettivo di questa settimana era vivere giorno per giorno, cercando di massimizzare il mio potenziale e credo di averlo fatto. Ora ricaricherò le energie e spero di essere pronto al massimo per Torino, dove ci auguriamo una grande settimana di tennis“.

