Tom Dumoulin: “Non mi annoio a veder vincere Pogačar, anche se preferirei battaglie come al Giro 2017”
Alla fine di una stagione lunga e sofferta è certamente tempo di bilanci e riflessioni. Uno dei temi più dibattuti, nel contesto di un’annata che ha ulteriormente accentuato la sensazione di predominio assoluto di Tadej Pogacar, riguarda la possibilità di un ciclismo noioso quando a vincere è sempre lo stesso corridore. In questa discussione si è inserito anche Tom Dumoulin.
L’ex corridore neerlandese, che ha ormai terminato la carriera da professionista da tre anni, dopo aver vinto corse importanti come il Giro d’Italia 2017, i Mondiali a Cronometro lo stesso anno e diverse tappe nei Grand Tour, ammira il talento del fenomeno sloveno. Nel 2024, l’atleta di Maastricht ha pubblicato la sua autobiografia “Op Gevoel”, in cui ha ripercorso la sua carriera con l’aiuto del giornalista Nando Boers.
Proprio in occasione della presentazione della traduzione spagnola dell’autobiografia, Tom Dumoulin ha rilasciato un’intervista a Marca in cui ha parlato (tra le altre cose) anche di Tadej Pogačar e del suo dominio nelle gare: “È speciale vedere i migliori in gara vincere ogni corsa. Naturalmente preferiremmo vedere più battaglia fino al traguardo, come nel Giro d’Italia 2017, quando quattro corridori potevano ancora vincere nell’ultimo giorno. Eppure ammiro la sua maestria e mentalità. Non mi annoio a vederlo vincere, anche se mi piace anche quando c’è tensione fino all’ultimo minuto”.
Sempre parlando di Tadej Pogačar, l’ex corridore riflette sul futuro e sulla durata della carriera: “Per quanto continuerà a correre? È difficile da dire. Nel Tour si è detto stanco e dubbioso su quanto sarebbe durato, ma ai Mondiali ed al Lombardia è stato nuovamente supermotivato. Probabilmente non lo sa nemmeno lui”.

