Matteo Berrettini e la giusta scelta strategica di saltare Parigi. Dove giocherà l’ultimo torneo prima della Coppa Davis
Ufficialmente Matteo Berrettini era iscritto alle qualificazioni dell’ultimo Masters 1000 dell’anno, quello di Parigi. Ma dalle parti della Defense, verso Nanterre, lui non s’è mai visto. Il romano, infatti, ha deciso di rinunciare al tabellone cadetto dell’unico dei due 1000 rimasti con un tabellone a 56 invece che a 96 giocatori (l’altro è Montecarlo).
E la scelta è stata sostanzialmente corretta. In pochi, del resto, avrebbero optato, dopo tre ore abbondanti giocate al giovedì e un match comunque molto lottato al venerdì, per lasciare rapidamente Vienna, andare a Parigi per giocare delle qualificazioni anche con un certo fattore di rischio. E per lui il discorso è ancora più importante, considerato quanta attenzione oramai mette il capitolino sul lato fisico dato che gli infortuni sono stati tanti, troppi, anche in questa stagione.
La prossima fermata per Berrettini sarà quella dell’ATP 250 di Metz. Ancora non c’è l’ufficialità di questo, perché è fuori di tre posti dal tabellone principale, ma con l’uscita di alcuni tra giocatori e categorie particolari (special exempt, late entry) ecco che non ci dovrebbero essere reali problemi circa il fatto di entrare.
Ed aggiungersi, in questo caso, a un gruppo italiano che già comprende Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego; nessun azzurro appare destinato a disputare le qualificazioni. E al momento per il main draw hanno già dato forfait gli americani Frances Tiafoe e Alex Michelsen. Per Berrettini anche una vista in più, quella della Coppa Davis, dove può essere inserito come variabile impazzita (a livello di numero 2) da Filippo Volandri, che ben conosce le sue potenzialità e quanto può dare alla causa italiana.

