Alcaraz incassa la sconfitta: “Quando Sinner gioca a ping-pong non è piacevole…A volte mi fa arrabbiare”
Per il secondo anno consecutivo lo spagnolo Carlos Alcaraz deve arrendersi all’azzurro Jannik Sinner nell’ultimo atto del Six Kings Slam di tennis: il torneo d’esibizione di Riad, in Arabia Saudita, resta ancora indigesto all’iberico, che deve riconoscere la sconfitta conto il rivale, e nel corso della premiazione sottolinea le cause del divario tecnico visto in campo quest’oggi.
L’analisi a caldo dello spagnolo, che ammette la superiorità odierna dell’azzurro: “Oggi si è visto un altissimo livello di tennis. A volte sembra che Sinner stia giocando a ping pong, non è divertente essere dall’altra parte della rete. Quando gioca un tennis del genere, mi dà motivazioni per tornare ad allenarmi e fare meglio di lui. A volte mi fa arrabbiare, ma mi dà motivazioni. Qualche volta ho scritto a Sinner per complimentarmi o sapere come andassero le cose. E’ vero, siamo amici, abbiamo un rapporto speciale. La gente può pensare che non possiamo essere amici, invece abbiamo fatto vedere che è possibile. Parliamo tanto“.
Lo spagnolo individua le chiavi del successo dell’azzurro: “Sinner non mi ha concesso di fare un passo in più dentro il campo. E’ strano, ma non mi ha concesso nemmeno una palla break: è migliorato molto al servizio. Sinner è quello che risponde meglio, ma quando serve così è difficile rimanere calmi. Sto cercando di abituarmi alla velocità dei campi e migliorare il mio rendimento indoor, che non è ottimale. Jannik indoor è impressionante, è ancora più difficile per me affrontarlo su questa superficie“.