ATP Almaty, Cobolli, alle prese con problemi fisici, è troppo falloso. Duckworth ne approfitta ed è in semifinale
Nei quarti di finale del torneo ATP 250 di Almaty l’australiano James Duckworth supera Flavio Cobolli con un perentorio 6-3 6-2 in un’ora e trentadue minuti di gioco e passa in semifinale. L’italiano, penalizzato a partita in corso da problemi alla schiena, non offre la sua miglior prestazione stagionale, è troppo falloso e cede il passo ad un rivale che gioca una partita solida.
L’australiano apre le danze con il turno di servizio difeso a zero, l’avversario firma con l’ace l’immediato 1-1. Un doppio fallo e l’errore di rovescio costano all’italiano il break che proietta il suo rivale sul 3-1, il numero 138 del ranking tiene autorevolmente il 4-1 e manca la palla del possibile 5-1. L’azzurro si aggrappa alla battuta, annulla due set point nel settimo gioco e accorcia sul 5-3. Duckworth, dopo aver annullato quattro palle break, trasforma il quarto set point e sigilla il 6-3 della prima partita con il servizio vincente.
Cobolli inaugura la seconda frazione di gioco con il turno di servizio dell’1-0, game lungo dodici minuti, dopo aver annullato tre palle break, l’australiano replica con l’immediato 1-1 e alla terza opportunità toglie il servizio all’avversario che stecca con il diritto e gli consegna il 2-1. Il giocatore romano prova a tenere il contatto con il 3-2 ottenuto a 30 e ricorre all’intervento del fisioterapista per un problema alla schiena. Il tennista aussie salva la palla del possibile 3-3 e, alla terza possibilità, strappa nuovamente il servizio al rivale e scappa sul 5-2. Duckworth non trema e trasforma il primo match point per il 6-2 conclusivo.
Cobolli chiude il match con sei ace, commette quattro doppi falli e mette dentro il quarantanove per cento di prime. Il romano ottiene il 69% dei punti sulla prima di servizio e il 37% sulla seconda. Il giocatore italiano salva dieci palle break sulle tredici concesse, ma non riesce a trasformarne neanche una. Il computo complessivo dei punti premia l’australiano con un perentorio 82 a 58.