Federico Cinà cede al tie-break decisivo a Bruxelles contro Damir Dzumhur
Ci ha provato Federico Cinà a regalarsi un’altra vittoria nel massimo circuito internazionale del tennis. Il giovane siciliano, presente nel tabellone principale dell’ATP250 di Bruxelles (Belgio) grazie a una wild card, è stato sconfitto dall’esperto bosniaco Damir Dzumhur (n.67 del ranking) col punteggio di 6-7 (5) 6-2 7-6 (3) in 2 ore e 46 minuti di gioco. Un Cinà battagliero sul veloce indoor belga, al cospetto di un rivale navigato. Al siciliano è mancato tanto l’apporto del dritto nei momenti più importanti. Un colpo dal rendimento ancora deficitario che si è rivelato determinante in negativo nel corso di questa sfida. Sarà quindi il bosniaco a giocare negli ottavi di finale contro la testa di serie n.2, Felix Auger-Aliassime.
Nel primo set Cinà è chiamato nel secondo gioco a cancellare una palla break e i suoi turni in battuta sono assai laboriosi. Il classe 2007 del Bel Paese alterna giocate mirabili col rovescio ad altri errori dal lato destro. È quanto si verifica nell’ottavo gioco, quando “Pallino” salva un’altra palla break. Bravo l’azzurrino a trascinare al tie-break il bosniaco e a prevalere in termini di lucidità sul 7-5, approfittando degli errori dell’avversario.
Nel secondo set la reazione di Dzumhur è veemente e la percentuale di errori sale per quanto concerne Cinà. Il palermitano gioca male il primo e il terzo game, trovandosi in un amen sotto 0-4. Il balcanico non ha incertezze e con autorevolezza fa sua la frazione sul 6-2, senza concedere nulla.
Nel terzo set l’azzurrino continua a soffrire nei suoi turni in battuta: cancella una palla break in apertura, ma Dzumhur crea lo strappo nel terzo. Il siciliano non ci sta e con orgoglio e qualità va a prendersi il contro-break nell’ottavo gioco. Il 18enne tricolore continua nella sua scalata al servizio, annullando un break-point nel nono game e due nell’undicesimo. Si va al tie-break e la differenza notata tra i due emerge, visto il 7-3 in favore del balcanico. Leggendo le statistiche, da sottolineare i 7 ace di Cinà e il 66% di prime in campo (66% di efficienza). Bassa la percentuale con le seconde (45%), a testimoniare l’aspetto che nel suo tennis ha funzionato meno.