Monaco si sfoga: “Sinner si è fatto autogol da solo. Accanimento contro Musetti, dove siamo arrivati…”
Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) si è espresso con la consueta chiarezza rispetto ai temi d’attualità del tennis. Nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport, si è parlato in particolare del torneo di Pechino (Cina), dove nei quarti di finale sono stati impegnati Lorenzo Musetti e Jannik Sinner.
Musetti è stato sconfitto dall’americano Learner Tien, visto il ritiro del toscano nel terzo set dopo pochi game. A causa di un risentimento muscolare al gluteo sinistro, l’azzurro ha deciso di alzare bandiera bianca sullo score di 4-6 6-3 3-0. “Sono molto dispiaciuto per questo ritiro, perché per un set e un pezzettino Musetti stava veramente dipingendo tennis. Una partita in cui si è un po’ troppo guardato allo specchio all’inizio del secondo parziale, dove avrebbe dovuto essere un po’ più pragmatico per prendere un break di vantaggio. È stato bravo Tien, giocatore interessante, ad alzare il ritmo e a soffrire meno lungo la diagonale di rovescio. Siamo però passati dalla miglior versione di Musetti a un match che è girato completamente. Speriamo che questo problema muscolare non sia nulla di serio. Alla fine ci può anche stare, aveva fatto finale a Chengdu e qui era nei quarti. Poi l’hanno anche fischiato per via di una polemica ridicola. Dove siamo arrivati?!“, ha dichiarato Monaco.
Il riferimento del commentatore tecnico di Eurosport è allo sfogo di Musetti nei confronti di un gruppo di spettatori presenti nel match contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard, reo di infastidirlo con continui colpi di tosse. “A me ha fatto proprio ridere, devo essere onesto. Ormai non si può più dire niente e mi sembra allucinante. Non dico di giustificare Musetti, ma nel campionario di volgarità era il niente assoluto. Io sono scioccato. Non si tratta di proteggerlo, perché al contrario sembra sia sempre un bersaglio. A me questo accanimento dà fastidio. Musetti ha ottenuto certi risultati quest’anno, se poi dobbiamo fare gli educandi…“, il pensiero di Monaco.
“Lo sport non è fatto di pareri, ma di risultati. Musetti è un campione di tennis molto forte. Bisogna capire se resterà per tot. anni nei top-10 e se vincerà grandi tornei e Slam, oppure se rimarrà un campione molto forte. Se non si comprende questo, significa non capire di tennis. Qui non ci sono opinioni. Dovremmo essere tutti felici ad avere un tennista italiano così forte e brillante, apprezzatissimo da tutti i colleghi e dagli appassionati. Se non si è in grado di scindere certe cose dalle sue qualità tennistiche, anche perché il suo atteggiamento in campo è molto migliorato rispetto a prima, non so cosa dire…Lui è un dono per il tennis“, l’ulteriore sottolineatura del commentatore tecnico di Eurosport.
Si è poi parlato di Sinner e della sua vittoria contro l’ungherese Fabian Marozsan: “Ha fatto vedere in alcuni frangenti una copertura del campo allucinante. Quando è andato sotto 0-30 nel secondo set e ha fatto quel pallonetto…Per il resto, con le dichiarazioni post US Open Jannik si è messo nella buca da solo. Si è fatto un po’ un autogol. Perché questo? Ogni partita stiamo a vedere quali variazioni attuerà. Secondo me dovremmo ragionare in maniera diversa. A New York ha perso in finale contro uno che ha giocato meglio ed essendo fenomeno come lui può accadere. Ho letto valutazioni discutibili secondo le quali Sinner sia monocorde e non abbia grandi soluzioni, quindi deve modificare il suo tennis per battere Alcaraz. È uno che spacca la palla e ti prende a pallinate. Certo, c’è questo ragazzo spagnolo che ha dimostrato di avere delle soluzioni per batterlo, ma per me è un discorso di forma. A Wimbledon ha vinto Jannik, al Roland Garros abbiamo visto che finale è stata sulla terra e agli US Open ha vinto Alcaraz. Non vivrei nell’attesa delle variazioni di Sinner per poi proiettarci ogni volta alla sfida contro Carlitos“.
Analizzando la prestazione di Alcaraz, che ha raggiunto la finale a Tokyo dove affronterà l’americano Taylor Fritz: “È una versione matura. Nella semifinale contro Ruud ha concesso qualcosa, ma siamo un po’ allo stesso discorso quando Sinner perde un set. Glielo si può concedere. Va detto che una partita del genere l’anno scorso l’avrebbe persa“.
Tornando a Jannik, ci sarà dunque la sfida in semifinale contro Alex de Minaur a Pechino e i precedenti sono completamente ad appannaggio dell’azzurro (10-0): “È uno degli incastri tecnici più scontati della storia del tennis moderno. Uno è un campione e l’altro è un fuoriclasse, che tende ad annientare il gioco dell’avversario. L’australiano si muove benissimo, ha il ritmo alto, ma non abbastanza. Poi potrà anche capitare che lo batta, ma non penso che in questa circostanza accadrà. Contrariamente a quanto scrive qualcuno, a me non sembra un Sinner depotenziato“.
Si è anche parlato del tabellone di Shanghai: “Alcaraz si trova nella parte di Zverev, mentre Sinner dalla parte di Djokovic, Fritz e Shelton, che rientra. Fritz gioca la finale di Tokyo ed è nel quarto di Jannik; Djokovic nel quarto di Shelton. In quello spicchio c’è anche Berrettini, non mi dispiace il suo tabellone. Anche il percorso di Cobolli ci può stare. Musetti aspetta il vincente di Comesana e un qualificato e potrebbe giocare al terzo turno contro Darderi. Vedremo quale sarà l’entità del problema“. In conclusione, una battuta su Jasmine Paolini: “Si merita la qualificazione alle WTA Finals per il tennis che sta esprimendo. Sta giocando bene Jasmine e mi auguro che centri quest’obiettivo“.