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Clamoroso ai Mondiali di volley: il Giappone è già eliminato! Brilla la Bulgaria, marcia spedita per USA e Polonia

Il Mondiale maschile nelle Filippine regala la prima, grande sorpresa: il Giappone, una delle squadre più attese e accreditate per una medaglia, è già fuori. A Quezon City la formazione di Laurent Tillie è stata spazzata via dal Canada, che si è imposto con un secco 3-0, spegnendo le speranze degli asiatici e firmando l’eliminazione più clamorosa della fase a gironi. Una caduta fragorosa per una nazionale che alla vigilia veniva indicata come potenziale outsider per il podio e che invece non ha mai trovato ritmo, con Ishikawa e compagni ben lontani dal loro standard abituale.

Mentre i riflettori si accendono sull’uscita di scena dei nipponici, la giornata ha sorriso ad altre protagoniste: la Bulgaria, trascinata da un super Nikolov, ha piegato la Slovenia al tie-break in una sfida entusiasmante che tiene apertissima la Pool E; gli Stati Uniti hanno centrato il secondo 3-0 consecutivo, questa volta contro il Portogallo, blindando il primato nel gruppo D; la Polonia, infine, ha regolato con autorità il Qatar, confermandosi solida e pronta alla sfida decisiva con l’Olanda per il primato nella Pool B. Un mix di sorprese, conferme e colpi di scena che rendono incandescente la corsa agli ottavi.

Clamoroso a Manila: il Giappone saluta la competizione iridata già alla fase a gironi. La squadra di Laurent Tillie, indicata tra le possibili protagoniste per una medaglia, è stata travolta dal Canada con un secco 3-0 (25-20, 25-23, 25-22) a Quezon City, risultato che sancisce la sua eliminazione. Un epilogo sorprendente per gli asiatici, incapaci di trovare continuità nonostante i tentativi di Miyaura (10 punti) e Ran (11). Anche la stella Ishikawa è rimasta sotto tono (5 punti), e l’intero attacco giapponese non ha mai realmente impensierito la difesa nordamericana.

Il Canada ha invece giocato con autorità, trascinato dal giovane opposto Sho (14 punti) e dal capitano Hoag (13), ben supportati al centro da Gyimah (9). La solidità a muro e in battuta ha fatto la differenza, impedendo al Giappone di rientrare nei finali di set. Con questo successo, il Canada vola agli ottavi insieme alla Turchia, mentre il Giappone — considerato tra i favoriti alla vigilia — esce di scena in maniera prematura e inattesa, scrivendo la sorpresa più grande del Mondiale finora.

La sfida più equilibrata della giornata in Pool E si è risolta solo al tie-break, con la Bulgaria capace di piegare la Slovenia dopo oltre due ore di gioco (3-2, parziali 25-19, 25-14, 23-25, 22-25, 15-13). Un successo che vale oro per gli uomini di Blengini, ora primi con 5 punti, davanti proprio agli sloveni a 4. La Bulgaria ha trovato in Alex Nikolov il suo trascinatore assoluto: 26 punti con il 33% in attacco, ben supportato da Asparuhov (17) e Petkov (11). Un collettivo solido che ha saputo rialzarsi dopo due set dominati, rischiando di compromettere tutto con il ritorno sloveno ma ritrovando lucidità nel tie-break.

Alla Slovenia non sono bastati i 20 punti di Tonček Štern, i 16 di Mujanović e i 13 del fratello Žiga, capaci di firmare la rimonta nel terzo e quarto set. Decisivi però gli errori nei momenti caldi e un avvio troppo molle nei primi due parziali. Con questo risultato, la Pool E resta apertissima: Bulgaria in testa, Slovenia a ruota, mentre la Germania (3 punti) proverà a ribaltare la situazione all’ultima giornata.

Cuba rialza subito la testa dopo il ko con il Portogallo e si prende tre punti preziosi contro la Colombia, superata 3-0 (25-18, 25-19, 25-23) a Pasay City. Una partita condotta quasi sempre dai caraibici, trascinati dalla potenza offensiva di Yant e López e dalla solidità a muro che ha fatto la differenza nei primi due set. La Colombia ha provato a riaprire i giochi nel terzo parziale, restando a lungo a contatto e arrivando fino al 23-23, ma alla fine ha dovuto cedere ancora alla maggiore qualità cubana.

Con questa vittoria la squadra di Cruz raggiunge quota 3 punti e si giocherà la qualificazione agli ottavi nello scontro a distanza con il Portogallo, mentre gli Stati Uniti sono già certi del primo posto del girone. Per la Colombia, invece, la sconfitta significa eliminazione: con due ko e nessun punto non ci sono più possibilità di restare in corsa.

La Turchia non sbaglia e resta a punteggio pieno. A Quezon City la squadra di Slobodan Kovac supera la Libia 3-1 (25-18, 23-25, 25-19, 25-21) e conquista la seconda vittoria in altrettante partite nella Pool G, confermandosi una delle sorprese più solide di questo avvio di torneo. Un risultato che vale oro, perché avvicina sensibilmente i turchi alla qualificazione agli ottavi, traguardo mai così vicino.

Protagonista ancora una volta Adis Lagumdzija, autore di 15 punti con continuità e presenza nei momenti chiave. Con lui bene Mandıracı (16) e Bedirhan (16), entrambi incisivi sia in attacco che a muro. La Turchia ha saputo soffrire quando nel secondo set la Libia ha trovato ritmo, guidata dall’opposto Ilkhbayri, top scorer con 19 punti, e dalla buona prova di Abulababa (8) e Alghoul (8). Perso il parziale ai vantaggi, i ragazzi di Kovac hanno rimesso in ordine ricezione e contrattacco, tornando padroni del campo e chiudendo con autorità il terzo e quarto set. Per la Libia, alla seconda sconfitta, arriva l’eliminazione, mentre la Turchia vede già il traguardo a portata di mano in un girone che comprende anche il Canada.

La Germania conquista un successo netto contro il Cile nella seconda giornata del girone E. Alla SM Mall of Asia Arena di Pasay City, gli uomini di Michał Winiarski hanno imposto subito il proprio ritmo, vincendo con un secco 3-0 (25-12, 25-23, 25-20) in poco più di un’ora di gioco. Protagonista assoluto è stato ancora una volta György Grozer, autore di 19 punti con il 40% in attacco e un ace, ben supportato da Röhrs (13) e Brehme (10, con 2 muri). La Germania ha dominato in attacco (50 colpi vincenti contro 41), a muro (5-4) e soprattutto ha sfruttato gli errori avversari (18 punti regalati dal Cile).

Per la squadra di Daniel Nejamkin, che resta a quota zero in classifica, non è bastata la buona prova di Parraguirre (14 punti) e Aravena (11), mentre Bonacic si è fermato a 7. Con questa vittoria la Germania sale a quota 3 punti nel girone E e resta pienamente in corsa per la qualificazione agli ottavi, mentre il Cile, ancora fermo a zero, esce di scena con un turno di anticipo.

Prosegue senza intoppi il cammino dell’Olanda al Mondiale nelle Filippine. La squadra di Joel Banks ha superato la Romania con un secco 3-0 (25-17, 28-26, 26-24) al termine di una partita dominata nella prima parte ma più complicata nei finali di set. Un successo che consente agli Oranje di salire a 6 punti in classifica e consolidare il primato nella Pool B davanti alla Polonia. Protagonista ancora una volta Timothée Ahyi, autore di 18 punti con il 45% in attacco e 5 muri, ben supportato da Koops (13) e da un Bak molto incisivo sia in battuta che a muro. L’Olanda ha mostrato solidità nei momenti chiave, recuperando situazioni delicate soprattutto nel secondo parziale, chiuso ai vantaggi dopo un lungo braccio di ferro.

La Romania ci ha provato affidandosi ai colpi di Bartha (13) e Balean (12), ma ha pagato qualche ingenuità nei momenti decisivi. Con due sconfitte in altrettante partite, la squadra di Sergiu Stancu esce di scena, mentre l’Olanda intravede già gli ottavi di finale, riscattando la brutta stagione in VNL.

Gli Stati Uniti non lasciano scampo al Portogallo e chiudono in tre set (25-19, 25-18, 25-19) la sfida di Pasay City, confermandosi al comando della Pool D e già con un piede negli ottavi. La squadra di Karch Kiraly ha imposto sin dall’inizio il proprio ritmo, mostrando un attacco più fluido e un muro capace di spegnere i tentativi di rimonta dei lusitani. Sugli scudi Aaron Russell, miglior marcatore con 12 punti e un 41% in attacco, affiancato dal solido contributo di Champlin (10) e dal doppio ruolo di Garcia, efficace sia in fase offensiva (12) che al servizio. Buona anche la distribuzione di Christenson, che ha variato le soluzioni senza dare punti di riferimento.

Il Portogallo, reduce dall’impresa contro Cuba, ha pagato il dispendio di energie e l’impatto fisico degli americani. Solo Lourenço (12) ha provato a reggere l’urto, con qualche lampo anche di Pinto (9) e Nuno Marques (8), ma troppo poco per impensierire una delle big del torneo. Con questo 3-0 gli USA si issano a 6 punti in classifica e vedono vicina la qualificazione. Per il Portogallo, fermo a quota 3, la partita decisiva sarà quella con la Colombia: lì passerà buona parte delle speranze di proseguire il cammino mondiale.

Prosegue spedito il cammino della Polonia al Mondiale nelle Filippine. La squadra di Nikola Grbić ha regolato il Qatar con un secco 3-0 (25-21, 25-14, 25-19), confermandosi solida e cinica nei momenti decisivi. Un successo che consente ai biancorossi di restare alle spalle dell’Olanda nella Pool B e di ipotecare la qualificazione agli ottavi. Sugli scudi Semeniuk, top scorer con 13 punti e ottimo 55% in attacco, ben coadiuvato da Kochanowski e Sasak (8 punti a testa). Anche Leon ha dato un contributo importante con 7 punti e due muri, mentre il reparto centrali ha garantito equilibrio a muro e in battuta.

Dall’altra parte il Qatar ha provato a restare in partita con Nikola (8 punti) e con i 6 punti di Pape e Oughlaf, ma ha pagato le troppe difficoltà in ricezione e la scarsa efficacia al servizio. Dopo un primo set giocato con discreto equilibrio, la squadra asiatica si è progressivamente spenta, lasciando via libera al gioco ordinato dei polacchi. Con questa sconfitta il Qatar resta fermo a quota zero ed esce di scena, mentre la Polonia mette nel mirino la sfida decisiva per il primato con l’Olanda.

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