Pagelle Mondiali atletica 2025: Battocletti nel gotha, rimpianti per Fabbri, Iapichino in una ragnatela
PAGELLE MONDIALI ATLETICA 2025
Sabato 13 settembre
Riccardo Orsoni, 6,5: porta a casa un ottavo posto, non facile da pronosticare alla vigilia, nella 35 km di marcia. Certo, senza Massimo Stano e in attesa del nuovo talento Giuseppe Disabato, nella marcia maschile si fa fatica. Vedremo se nella 20 km saprà stupire Francesco Fortunato.
Antonella Palmisano, 8: si presentava alla gara con il secondo miglior tempo dell’anno e torna a casa con l’argento. Significa che non ha deluso le aspettative, regalando subito all’Italia un podio importante per sbloccare la spedizione. A 34 anni resta un saldo punto di riferimento. Nella 20 km, per sua stessa ammissione, dovrebbe fare più fatica.
Daisy Osakue, 4,5: ha vissuto una stagione difficile, non riuscendo mai a trovare continuità su buoni livelli. Chiude 24ma con 58,56 metri e resta molto distante dalla finale nel lancio del disco.
Leonardo Fabbri, 7,5: si conferma sul podio iridato dopo due anni, seppur scendendo di un gradino. La misura di 21,94 non può soddisfarlo del tutto. Chiude l’anno con la miglior prestazione assoluta: 22,82. Considerando che l’oro si è vinto con poco meno di mezzo metro in meno, qualche rimpianto resta.
Nick Ponzio, 5,5: sfortunato, manca l’accesso all’atto conclusivo del getto del peso per soli 4 cm.
Zane Weir, 4,5: stagione da dimenticare e chiusa nel peggiore dei modi. Sarebbe importante un suo ritorno ai livelli di un paio di stagioni fa: ne beneficerebbe anche Leonardo Fabbri.
Ala Zoghlami, 5: allo sprint gli mancano completamente le gambe e resta fuori dalla finale dei 3000 siepi.
Larissa Iapichino, 4: la controprestazione è pesante. Sappiamo quante insidie nasconda la qualificazione in un grande evento, soprattutto se non si ottiene una buona misura al primo tentativo. Oggi l’azzurra è finita nella ragnatela e non è più riuscita ad evadere, prigioniera di una pressione asfissiante. Non ha funzionato nulla, dalla rincorsa fino all’esplosività dello stacco. Dopo il 4° posto alle Olimpiadi di Parigi 2024, la figlia d’arte deve incassare una delusione ancora più difficile da digerire. Dispiace che abbia disputato la gara di gran lunga peggiore dell’anno proprio nel momento più importante.
Matteo Oliveri, 4: tre nulli alla misura di ingresso nel salto con l’asta. Il suo Mondiale non è neppure iniziato.
Simone Bertelli, 5,5: per l’approdo in finale nel salto con l’asta sarebbe servito migliorare di 5 cm il proprio primato personale (da 5,70 a 5,75). L’azzurro si è fermato invece a 5,55.
Zaynab Dosso, 7: avvio promettente, vincendo la sesta batteria dei 100 metri in 11″10, senza apparente fatica. Entrare in finale resta un obiettivo difficilissimo, ma non utopistico.
Gaia Sabbatini e Marta Zenoni, 6,5: accedono in semifinale nei 1500 metri e possono sin da ora considerare positivo il loro Mondiale.
Marcell Jacobs, 6: entrare in semifinale non era affatto scontato, considerando le grandi incognite con cui si era presentato a questa rassegna iridata. Avanza con un 10″20 che non autorizza a fare voli pindarici in vista dell’atto conclusivo. Ha avuto coraggio nel presentarsi ad una rassegna iridata nonostante sia molto distante dalla forma migliore. E nell’incerottata staffetta 4×100 potrà dare un contributo importante.
Nadia Battocletti, 8: si conferma la seconda più forte del mondo nei 10000 metri dopo l’irresistibile keniana Beatrice Chebet. L’africana ha confermato un rush finale devastante, con l’azzurra che questa volta è rimasta più distante rispetto alle Olimpiadi di Parigi 2024. Resta comunque una prestazione sontuosa da parte della trentina, ormai stabilmente nel gotha internazionale del mezzofondo.