Atletica, Battocletti e Fabbri sul podio ai Mondiali. Jacobs e Dosso in semifinale, Iapichino eliminazione shock
A Tokyo si è conclusa la prima giornata dei Mondiali 2025 di atletica: dopo una ricca nottata italiana con l’assegnazione dei titoli nelle 35 km di marcia (medaglia d’argento per Antonella Palmisano), durante la serata nella capitale giapponese sono stati messi in palio altri tre titoli (getto del peso maschile, 10.000 metri femminile e 4×400 mista).
Nadia Battocletti ha conquistato la medaglia d’argento dopo aver dato vita a una bella volata con le keniana Beatrice Chebet, Leonardo Fabbri si è messo al collo il bronzo rasentando i 22 metri e con un po’ di amaro in bocca perché oggi l’oro di Ryan Crouser era alla portata. Marcell Jacobs e Zaynab Dosso si sono qualificati alle semifinali dei 100 metri.
La doccia fredda è arrivata dalle qualificazioni del salto in lungo femminile: Larissa Iapichino era tra le più accreditate per la conquista di una medaglia, ma si è fermata a 6.56 metri ed è stata clamorosamente eliminata. Di seguito il quadro dettagliati dei risultati di oggi ai Mondiali 2025 di atletica.
RISULTATI MONDIALI ATLETICA OGGI
FINALI
GETTO DEL PESO (MASCHILE) – Leonardo Fabbri ha conquistato la medaglia di bronzo, confermandosi sul podio iridato dopo l’argento di due anni fa. Il toscano ha spedito l’attrezzo a 21.94 metri in occasione del quinto assalto, dopo un 21.83 e un over 22 metri finito però fuori settore di un soffio. Il Campione d’Europa ha subito il sorpasso da parte del messicano Uziel Munoz (21.97), ma avrebbe avuto le potenzialità per contrastare lo statunitense Ryan Crouser, che alla prima gara stagionale ha conquistato il terzo titolo iridato consecutivo (22.34 metri al quinto affondo dopo un precedente 21.99). Clicca qui per la cronaca della gara.
10.000 METRI (FEMMINILE) – Nadia Battocletti ha conquistato la medaglia d’argento, bissando quella messa al collo lo scorso anno alle Olimpiadi di Parigi 2024. La trentina è stata bravissima a tenere il ritmo sostenuto delle africane e a rimanere nel gruppetto delle migliori quattro al suono della campana, ha poi risposto all’allungo di Beatrice Chebet all’ultima curva, non riuscendo però a tenere il passo della keniana come era successo la scorsa estata nella capitale francese. La Campionessa d’Europa ha migliorato di sei secondi il suo record italiano (30:38.23), chiudendo alle spalle di Chebet (30:37.61) e dell’etiope Gudaf Tsegay (30:39.65). Elisa Palmero ventesima in 32:12.72. Clicca qui per la cronaca della gara.
4X400 (MISTA) – Gli USA hanno rispettato il pronostico della vigilia, facendo gara solitaria nella seconda parte della staffetta e imponendosi in 3:08.80 (record dei campionati eguagliato). Bryce Deadmon, Lynna Irby-Jackson, Jenoah McKiver e Alexis Holmes si sono lasciati alle spalle i Paesi Bassi di Femke Bol (3:09.96) e il Belgio (3:10.61). L’Italia di Luca Sito, Anna Polinari, Vladimir Aceti e Alice Mangione è uscita dalla lotta per le posizioni che contavano già dopo la prima frazione e ha concluso al settimo posto (3:15.82). Clicca qui per la cronaca della gara.
QUALIFICAZIONI
SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Per l’Italia arriva la doccia fredda che non ti aspetti: Larissa Iapichino eliminata. La Campionessa d’Europa indoor e fresca vincitrice della finale di Diamond League non è riuscita a qualificarsi alla finale, firmando la peggior misura della sua stagione: 6.56 metri al secondo tentativo, quindicesimo posto e addio sogni di gloria per una delle più accreditate pretendenti alla medaglia. Sarebbero bastati quattro centimetri in più per meritarsi l’atto conclusivo. Quattro atlete hanno superato la norma di qualificazione fissata a 6.75 metri: la statunitense Tara Davis-Woodhall (6.88 per la Campionessa Olimpica di Parigi 2024, grande favorita della vigilia), la francese Hilary Kpatcha (6.85), la portoghese Agate De Sousa (6.81) e la burkinabé Marthe Koala (6.76). Promosse anche la statunitense Clair Bryant (6.72), la colombiana Natalia Linares (6.66), l’olandese Pauline Hondema (6.66), la statunitense Quanesha Burks (6.63), la tedesca Malaika Mihambo (6.63), la svedese Maja Askag (6.61), Chantel Malone dalle Isole Vergini Britanniche (6.62) e l’egiziana Esraa Owis (6.60). Clicca qui per la cronaca della gara.
SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – Matteo Oliveri sbaglia i tre tentativi alla misura d’entrata, Simone Bertelli si ferma a 5.55 e gli azzurri non accedono all’atto conclusivo. Serviva superare 5.75 per rientrare tra i migliori dodici, hanno chiaramente risposto con percorso netto lo svedese Armand Duplantis, il greco Emmanouil Karalis, lo statunitense Sam Kendricks e il norvegese Sondre Guttormsen. Clicca qui per la cronaca della gara.
BATTERIE
100 METRI (MASCHILE) – Marcell Jacobs parte male, poi risale un po’ la china e chiude la propria batteria al terzo posto in 10.20, qualificandosi così alle semifinali. Oblique Seville si è fatto sorprendere al via (0.286 il tempo di reazione) e ha faticato un po’ a riemergere, salvo sciogliersi nel finale e chiudere al terzo posto nella prima serie con il tempo di 9.93 (0,3 m/s di vento a favore) alle spalle del sudafricano Gift Leotlela (9.87, miglior crono della sessione) e del nigeriano Kayinsola Ajayi (9.88). Gli altri pretendenti al trono della gara regina sono andati via in scioltezza: il giamaicano Kishane Thompson, detentore della miglior prestazione stagionale, ha sciorinato classe in avvio e poi ha passeggiato, chiudendo la seconda batteria in 9.95 con 0,1 m/s di brezza alle spalle; lo statunitense Noah Lyles, Campione Olimpico di Parigi 2024 e detentore del titolo iridato, ha dovuto fare i conti con un vento in faccia di 1,1 m/s e ha comunque timbrato un bel 9.95, spingendo anche nella fase conclusiva. Clicca qui per la cronaca della gara.
100 METRI (FEMMINILE) – Zaynab Dosso ha convinto, vincendo la propria batteria con il tempo di 11.10 (0,1 m/s di vento a favore). L’azzurra è andata via in progressione, ha sciorinato una bella falcata e si è fatta apprezzare fino ai settanta metri, tenendo botta in maniera convincente e rialzandosi un pochino nel finale, precedendo la britannica Amy Hunt (11.13) e la statunitense Kayla White (11.16). Comoda qualificazione in semifinale, si può puntare all’atto conclusivo? Le grandi favorite della vigilia hanno risposto presente: Julien Alfred da Saint Lucia ha firmato la miglior prestazione della sessione (10.93 per la Campionessa Olimpica), la britannica Daryll Neita ha convinto (10.94), la statunitense Melissa Jefferson-Wooden ha passeggiato in 10.99 con 0,9 m/s di vento contrario, le giamaicane Tina Clayton e Shericka Jackson si sono espresse in 11.01 e 11.04, la statunitense Sha’Carri Richardson ha incominciato la difesa del titolo iridato con 11.03, l’eterna giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce ha corso in 11.09. Clicca qui per la cronaca della gara.
1500 METRI (FEMMINILE) – Due italiane si sono qualificate alle semifinali: Gaia Sabbatini ha chiuso al terzo posto nella propria batteria (4:04.93), alle spalle dell’australiana Jessica Hull (4:04.40) e della statunitense Sinclaire Johnson (4:04.59); Marta Zenoni ha concluso in quarta piazza (4:02.77) dietro alla keniana Faith Kipyegon (4:02.55 per la grande favorita della vigilia), alla francese Sarah Madeleine (4:02.66) e all’irlandese Sarah Healy (4:02.67). Spicca l’eliminazione della britannica Laura Muir (4:05.59), fuori anche Ludovica Cavalli che ha pagato un contatto (4:09.91). Clicca qui per la cronaca della gara.
3000 SIEPI (MASCHILE) – Il marocchino Soufiane El Bakkali ha firmato agevolmente il miglior tempo (8:26.99), imponendosi nella propria batteria davanti all’etiope Lamecha Girma (8:27.79), che è caduto e si è dovuto prodigare in una rimonta. Il due volte Campione Olimpico e del mondo ha preceduto il primatista mondiale, mentre il suo connazionale Salaheddine Ben Yazide ha prevalso nella seconda serie (8:27.21) e il keniano Edmund Serem ha avuto la meglio nella prima (8:29.97). Ala Zoghlami settimo nella prima batteria con il tempo di 8:32.65 ed è stato eliminato (passavano i primi cinque di ogni serie). Clicca qui per la cronaca della gara.