Tiro con l’arco: Italia, nessuna medaglia ai Mondiali ma buone indicazioni per il futuro
I Mondiali 2025 di tiro con l’arco a Gwangju sono ufficialmente andati in archivio. In terra coreana, contrariamente a quanto previsto, i padroni di casa non hanno dominato il medagliere – soprattutto nel settore del ricurvo – aprendo ad ampie riflessioni sulla rassegna anche in ottica italiana, con indicazioni positive pensando al domani.
Ricurvo
Andres Temino Mediel è certamente l’uomo dei campionati. Lo spagnolo si è messo al collo due ori: uno nell’individuale maschile e l’altro nella gara di Mixed Team, in coppia con Elia Canales. La Corea conta nel suo personale medagliere l’oro di Kang Chaeyoung e il bronzo di An San nel torneo individuale femminile, l’oro a squadre al maschile, l’argento nel Mixed Team e i bronzi di Kim Je Deok nel contest maschile individuale e il bronzo femminile a squadre: svariate medaglie, ma il bottini preventivato.
Per l’Italia è arrivato il positivissimo quarto posto individuale maschile di un Matteo Borsani in rampa di lancio (seguito da Michele Frangilli), a soli 22 anni, con l’azzurro – oro peraltro qualche settimana fa ai World Games nel tiro di campagna – in grado di battere nel suo percorso anche il capitano Mauro Nespoli (ultimo arciere italiano prima di Borsani ad arrivare cosi lontano in un Mondiale, nel 2019 a ‘s-Hertogenbosch) in una sorta di investitura verso il futuro e la leggenda americana Brady Ellison. Da non sottovalutare, paradossalmente, anche l’uscita ai quarti di finale della squadra femminile formata da Chiara Rebagliati, Loredana Spera e Roberta Di Francesco: contro le coreane – tabellone non fortunatissimo -, le azzurre ci hanno provato sull’onda lunga di una stagione che in CdM le ha viste diverse volte fra le migliori e una volta anche sul podio, al secondo posto in quel di Antalya.
Meno soddisfazioni invece nel torneo a squadre maschile, al netto di uno ottimo ranking round, e a livello individuale al netto di Borsani, per un sestetto che comprendeva anche Federico Musolesi.
Compound
Dopo aver appreso il fatto che la specialità sarà inserita nel programma olimpico di Los Angeles 2028, seppur solo con la gara di Mixed Team, il livello generale si è alzato – se possibile – ancora di più. L’Italia non è riuscita ad andare a medaglia in nessuna delle gare in agenda, ma con Michea Godano ed Elisa Roner come leader del movimento ha dimostrato comunque di avere competitività.
La gara mista, quella inevitabilmente con più attenzioni, ha fatto capire che i Paesi Bassi di Mike Schloesser e Sanne De Laat puntano decisi all’evento californiano fra tre anni, ma non saranno da soli, perché una serie di compagini asiatiche e il duo messicano, formato da Sebastian Garcia e soprattutto Andrea Becerra, ma attenzione: perché gli equilibri possono mutare rapidamente.
Il calendario internazionale osserverà ora qualche settimana di pausa, prima di rilanciarsi per le Finals della Coppa del Mondo 2025: in programma a Nanchino (Cina) dal 17 al 19 ottobre, la chiusura della stagione outdoor.