L’incognita Marcell Jacobs ai Mondiali di atletica: condizione da valutare, livello medio internazionale esagerato
Marcell Jacobs ritornerà a Tokyo, dove quattro anni fa scrisse una delle pagine più indelebili dello sport tricolore laureandosi Campione Olimpico dei 100 metri. Un italiano che vince la gara regina dei Giochi resterà per sempre un’immagine leggendaria, un’icona memorabile, una fonte di ispirazione, l’esempio chiaro che nulla è impossibile e che le favole possono diventare realtà. Per tre stagioni l’Italia ha potuto fregiarsi l’onore di avere un proprio connazionale ai vertici dello sprint, il detentore del record europeo (9.80), il fenomeno che ci ha fatto sedere al tavolo con americani e giamaicani, che ci ha permesso di cibarci del nettare più gustoso.
Nel frattempo il velocista lombardo si è laureato Campione d’Europa per due volte e ha vinto i Mondiali Indoor sui 60 metri, a dimostrazione che l’impresa firmata nella capitale giapponese non è stata casuale. Probabilmente soltanto in futuro ci accorgeremo davvero di come Marcell Jacobs ha concretizzato il mito ancestrale dell’uomo più veloce del mondo e che invece è stato criticato più del dovuto per qualche inciampo di troppo a livello fisico, per qualche gara di troppo saltata alla vigilia e per qualche stop prolungato che lo hanno un po’ allontano dai riflettori.
Proprio l’incognita su una condizione tutta da valutare sarà il tema di maggiore interesse alla vigilia dei Mondiali 2025 i atletica, che si disputeranno a Tokyo dal 13 al 21 settembre. Come starà Marcell Jacobs? Fin dove potrà spingersi sul rettilineo dove il 1° agosto 2021 entrò nella leggenda? Il quasi 31enne (spegnerà le candeline il prossimo 26 settembre) non ha praticamente mai gareggiato in questa stagione, limitandosi a un paio di uscite sottotono: il 2 febbraio corso i 60 metri in 6.63 e 6.69 a Boston, il 17 giugno si espresse in 10.44 e 10.30 sui 100 metri a Turku. Crono altissimi che hanno lasciato perplessi, poi gli stop per infortuni.
Si sarà ripreso per il grande appuntamento? Che sia un uomo da grande evento non si discute, come testimonia anche il quinto posto alle Olimpiadi di Parigi 2024, anche se ai Mondiali non ha mai trovato gloria, fermandosi in semifinale a Doha 2019, Eugene 2022 e Budapest 2023. A Tokyo dovrà fare i conti con un livello medio superlativo e frasi strada sarà decisamente complesso per l’azzurro, che nell’ultimo periodo si è allenato in Cina e si è aggregato alla delegazione tricolore negli ultimi giorni.
I giamaicani Kishane Thompson e Oblique Seville hanno già corso in 9.75 e 9.83, lo statunitense Kenneth Bednarek ha risposto in 9.79, Noah Lyles si presenterà per difendere il titolo da Campione Olimpico e ha un accredito stagionale di 9.90, il sudafricano Akani Simbine è agguerrito, il botswano Letsile Tebogo vuole stupire.