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Simone Cerasuolo: “Sono maturato, l’oro non mi cambierà. Non lascio i 100, so che mi guarderanno diversamente”

L’ultima puntata di Focus Speciale Mondiale, trasmissione che va in onda sul canale YouTube di OA Sport, è stata incentrata sul ritorno ad Imola di Simone Cerasuolo, laureatosi campione del mondo dei 50 metri rana maschili nella rassegna iridata di Singapore.

Le emozioni al rientro dopo la conquista del titolo mondiale: “Bello, sicuramente bello, stancante però bello. Sono davvero emozionato anche qui di aver ricevuto così tanti complimenti, per me è segno di gratitudine. Sono veramente al settimo cielo, e mi godo al meglio questa emozione. Io sono particolarmente legato alla mia città, Imola, quindi sono veramente felice di poter gioire insieme ai miei amici, alla mia squadra, alla mia famiglia, e quindi sono al settimo cielo, come detto“.

Tanti i complimenti ricevuti, alcuni davvero speciali: “Io sono juventino, e poi sono anche molto legato a Giorgio Chiellini e Massimiliano Allegri, che mi hanno scritto. Sono veramente felice che abbiano visto anche la mia gara e fatto i complimenti, non vedo l’ora di andare a trovarli e fare due chiacchiere con loro“.

Cosa resta della rassegna iridata: “Sono felice, ho lavorato bene, e credo che si sia visto a questi Mondiali a Singapore. Sono veramente contento dei miei progressi, sarà solo un punto di partenza. Tanta stanchezza e stress accumulati lì, però mi porto sicuramente un’esperienza in più, al di là della medaglia e di quello che ho fatto, che sicuramente fa bene nel mio cammino, nel mio percorso. Ho scoperto di aver vinto quando ho toccato la piastra: sul blocco ci sono tre lucine, se se ne accende una hai vinto, se se ne accendono due sei secondo, e con tre sei terzo. Appena ho visto solo una lucina, ho detto ‘Cavolo, ce l’ho fatta’, e da lì nei 5 minuti successivi sono state solo cose fatte inconsciamente, cioè veniva tutto naturale, quindi è stato bello così“.

I progressi rispetto al passato: “Credo comunque che sia maturato, quindi son cresciuto. Credo che, ora come ora, comunque sia, visto anche il risultato, posso giocarmela con chiunque nel mondo. Stavolta sono riuscito a vincere, ma sono sicuro che nei prossimi anni saranno gli altri a voler battere me, quindi dovrò essere pronto per difendermi in tutto e per tutto“.

Si punta sia sui 50 che sui 100: “Lavorerò per tutti e due sicuramente. Mancano ancora 3 anni all’evento principale, che è  l’Olimpiade, e per ora stiamo lavorando bene in tutte e due le direzioni, poi andando avanti con gli anni magari vedremo cosa fare, però sicuramente le porto avanti tutte e due“.

Non cambia l’indole di Cerasuolo: “Ho più chilometri sulle spalle, tanta fatica in più, però a parte quello non è cambiato niente. Sono sempre quel ragazzino che aveva tanta voglia di nuotare, che aveva tanta voglia di togliersi delle soddisfazioni personali, più che per gli altri. Io ho sempre nuotato per me stesso e per la mia passione, quindi sono contento di essermi tolto qualche soddisfazione, al momento, nel mio sport, nella mia passione“.

La scelta tra l’oro olimpico e la Champions della Juventus: “Con la Juve c’è un legame abbastanza forte, quindi la seguo veramente sempre. La Champions della Juve è una cosa che prima o poi vorrei vedere sinceramente, che magari un giorno succederà, quindi teniamo la Champions della Juve, però magari anche l’oro olimpico, adesso vediamo. Sono alla pari, però nella Champions della Juve ci spero tanto“.

Imola lo ha accolto con un bagno di folla: “Mi fa piacere festeggiare nella mia città, sono super contento che mi abbiano seguito così in tanti, per me è veramente emozionante. Spero di aver trasmesso qualche emozione ai miei concittadini e sono contento. Io non vedo l’ora già di rimettermi a lavorare la prossima stagione per nuovi obiettivi, nuove sfide, e non vedo l’ora di rimettermi ad allenarmi, a cercare di spingermi al limite“.

Il sostegno della Polizia: “Ringrazio il Gruppo Sportivo Fiamme Oro ed anche il mio capo, Luca Piscopo, ed il sovraccapo Montini, che mi sostengono sempre. Per me è un onore immenso veramente far parte di questa grande famiglia“.

Lo sguardo rivolto al futuro: “Il mio prossimo obiettivo è sicuramente cercare di migliorarmi, lavorare tanto. La prossima stagione è un po’ più facile, tra virgolette, perché ci sono solo i due Europei, però come grande sogno abbiamo Los Angeles tra 3 anni. Prima la qualificazione, e poi, se mai dovessimo riuscire a qualificarci, cercheremo di andare lì e fare bene“.

I tanti risultati colti dall’Italia a Singapore: “Credo che sia dovuto proprio al nostro gruppo, che cerca di spingersi a vicenda, capitanato alla fine da Thomas Ceccon, da Nicolò Martinenghi, Gregorio Paltrinieri, Simona Quadarella. Loro sono i nostri punti di riferimento e ci spronano, quindi noi di conseguenza cerchiamo di andare sempre meglio“.

CLICCA QUI PER L’INTERVISTA COMPLETA A SIMONE CERASUOLO

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