Atletica, Karalis vola a 6.08: quarto della storia! Llopis e Kwaou-Mathey sotto i 13”, saltone di Raffin, occhio a Mihambo
Il lungo fine settimana dedicato ai Campionati Nazionali di atletica ha portato in dote alcuni risultati di rilevante caratura mondiale. Oltre a quanto successo nei Trials Statunitensi, si merita la copertina il volo di Emmanouil Karalis: il greco ha vinto la gara di salto con l’asta planando a 6.08 metri al secondo tentativo, ritoccando di tre centimetri il già suo record nazionale e diventando così il quarto uomo della storia alle spalle di Duplantis (attuale primatista con 6.28), Lavillenie e Bubka. Staremmo parlando del più forte in circolazione in questa specialità se non esistesse il fenomeno svedese…
Dalla Spagna arriva la notizia di un vertiginoso 12.98 corso da Enrique Llopis sui 110 ostacoli, ma il valenciano ha beneficiato di un vento a favore di 2,3 m/s, dunque sopra al limite imposto di 2,0 m/s per ratificare le prestazioni a fini statistici. L’argento continentale (lo scorso anno venne battuto da Lorenzo Simonelli a Roma) ha spedito un chiaro messaggio a tutti i pretendenti alle medaglie iridate insieme allo scatenato francese Just Kwaou-Mathey, che ha danzato tra le barriere e ha piazzato un eccezionale 12.99 con 0,3 m/s di brezza alle spalle.
In terra transalpina va annotato anche il rimarchevole volo di Melvin Raffin, capace di un autorevole 17.52 nel salto triplo nel weekend in cui il nostro Andy Diaz, detentore del mondiale stagionale (17.80 in occasione del suo trionfo iridato in sala), è apparso ben lontano dalla forma dei giorni migliori.
Il britannico Zharnel Hughes è sceso sotto i venti secondi sui 200 metri (19.90, 1,3 m/s di vento a favore). La tedesca Malaika Mihambo ha vinto il salto in lungo con 6.82 (+1,9 m/s) e come sempre Larissa Iapichino la tiene d’occhio. Nei Paesi Bassi va annotato il successo di Lieke Klaver sui 200 metri contro Femke Bol, poi sui 100 metri arriva il 9.91 di Xavi-Mo Ajok davanti a Nsikak Ekpo (9.95), ma il vento soffiava a favore di 3,0 m/s, spiegazione ai crono surreali visti a Hengelo.