Tuffi, Riccardo Giovannini si ferma in semifinale nella gara mondiale dalla piattaforma a Singapore
Ci ha provato Riccardo Giovannini a centrare la qualificazione alla finale mondiale maschile dalla piattaforma a Singapore. L’azzurro ha pagato dazio per un programma con coefficienti non elevati che, in un contesto molto qualificato, ha fatto la differenza in negativo. Il tuffatore, nostrano, infatti, ha concluso al 14° posto con 409.15.
L’atleta tricolore ha iniziato in maniera convincente, eseguendo piuttosto bene il doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo carpiato (73.60) e il doppio e mezzo rovesciato carpiato (73.50). Nella terza rotazione c’è stata la prima sporcatura nel triplo e mezzo avanti carpiato, con 63.00 punti ottenuti.
Il quarto tuffo è stato il triplo e mezzo ritornato raggruppato con cui Giovannini ha ricevuto 7.0/7.5 (67.20) e nel quinto l’errore che ha un po’ fatto saltare per aria le proprie ambizioni di finale. Si parla della verticale con doppio indietro e un avvitamento e mezzo carpiato con cui il nostro portacolori ha raccolto solo 57.60.
Ottima la chiusura di Giovannini col triplo e mezzo indietro raggruppato (74.25), ma non sufficiente però per rientrare nella top-12. L’ultimo atleta qualificato, il britannico Robbie Lee, ha terminato con 421.20, quindi 12.05 punti in più dell’azzurro.
Semifinali in cui la Cina l’ha fatta da padrona con Zhu Zifeng ad andare oltre i 500 punti, con 502.255, mettendo in mostra una serie di tuffi pazzesca. Non è stato da meno il 14enne Zhao Renjie che si è attestato su 491.35. Immediatamente alle spalle dei cinesi si sono classificati il giapponese Rikuto Tamai (480.20), l’australiano Cassiel Rousseau (478.20) e l’ucraino Oleksii Sereda (471.80).