Basket, Donte DiVincenzo: “Resta l’obiettivo di un percorso con l’Italia”. L’infortunio, Thompson, Datome e Pozzecco: i dettagli
Si è tenuta poco fa a Milano la conferenza stampa di Gigi Datome e Gianmarco Pozzecco nella quale è stato ufficialmente comunicato il forfait di Donte DiVincenzo rispetto al giocare con la maglia dell’Italia gli Europei. Il messaggio dello stesso giocatore dei Minnesota Timberwolves, lanciato in video in apertura di conferenza, è stato il seguente: “Ciao a tutti, volevo solo dire quanto sono felice e emozionato di diventare finalmente cittadino italiano. Ringrazio la Federazione e le istituzioni italiane per aver fatto accadere questo in tempi record. Purtroppo mi dispiace non poter raggiungere la nazionale a causa di un problema fisico che negli ultimi giorni mi ha costretto a prendere questa difficile decisioni. Il mio obiettivo resta lo stesso, resta di fare un percorso con Italbasket: Mondiali, Olimpiadi e per molto tempo. Volevo solo mostrare il mio impegno, ci vediamo presto
Apre la conferenza Gigi Datome, che oggi è responsabile dell’intero Settore Squadre Nazionali: “DiVincenzo ha avuto un problema fisico nell’ultima settimana, abbiamo cercato di capire se potesse essere superabile. I tempi però sono di settimane, e non ci sono più quelli per averlo con noi a Eurobasket. Non è un infortunio qualunque. C’è stato un grande interesse mediatico. Lui per giocare con la Nazionale ha dovuto ottenere la cittadinanza per meriti speciali (sportivi). Questo grazie alle più alte cariche dello Stato. Hanno fatto tutto ciò per la stima che hanno per il nostro presidente Petrucci. Ringraziamo tutti quelli che hanno lavorato per la cittadinanza in brevissimi tempi. Abbiamo preso questa decisione a malinucore. Thompson ci raggiungerà a Trieste e si aggregherà con noi. Siamo dispiaciuti per noi, per il lavoro che c’è stato dietro, per lui. Siamo qui anche per mettere una linea. Abbiamo fatto tutto il possibile e il necessario, gli infortuni fanno parte del gioco. Ora focus sugli Europei. Ci tenevamo a venire e raccontarvi com’è andata e le motivazioni dietro questa decisione“.
Più avanti prosegue: “Tutto il lavoro di questi mesi non è perso, Donte ha dato disponibilità per il futuro. L’iter è questo: noi mandiamo all’NBA il programma allenamenti, che condividono con le franchigie. Noi il 21 luglio abbiamo avuto il nulla osta. Donte aveva ripreso ad allenarsi per venire con noi il 30. Tra il 21 e il 22 ha sentito un dolore all’alluce dove aveva già avuto un infortunio che gli ha fatto saltare un mese di partite. Tra il 22 e il 23 era a Chicago per giurare. Abbiamo capito in base all’esperienza dei medici che lo hanno avuto lì e degli specialisti che si parlava di 3-4 settimane di terapie. Abbiamo capito che non si poteva fare l’Europeo è tra un mese.
Aneddoto su Simone Fontecchio: “Sono le stesse regole, quelle del 30 luglio prima del quale non si potevano allenare gli NBA, che doveva osservare Fontecchio. Lui però è venuto il 26. Episodi simili mostrano l’attaccamento all’azzurro“.
In breve l’altra situazione di assenza giustificata (e già molto ben nota) dalla prima parte del raduno, quella di Danilo Gallinari: “A Porto Rico è a gara-7 di semifinale, adesso vediamo come va. Se va in finale dovrebbe finire il 13 o il 14“. Detta gara-7 si gioca questa notte tra i suoi Vaqueros de Bayamon e i Cangrejeros de Santurce di Kenneth Faried e Hassan Whiteside tra gli altri.
Così invece il coach azzurro Gianmarco Pozzecco: “Emozioni contrastanti. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito all’accelerazione perché Donte riuscisse a prendere il passaporto, e anche la sua estrema disponibilità ha fatto la differenza. Ho sempre detto che per fare in modo che l’Italia potesse avere un passaportato c’erano due cose necessarie: il passaporto e il desiderio. In questo caso c’erano entrambi. Gigi e Trainotti hanno messo in piedi il lato burocratico in tempi brevissimi. Il desiderio ce l’aveva espresso Donte quest’inverno, è una promessa che ha mantenuto. Non abbiamo fatto i calcoli con la legge dello sport. Sono clamorosamente dispiaciuto, come sempre accade per il ragazzo che subisce l’infortunio e si vede privato di poter vivere determinate emozioni. Sono parzialmente felice che, grazie all’organizzazione che ho alle spalle, abbiamo già un’altra soluzione, che è quella di Darius Thompson. Ringrazio il mio staff, Gigi, Petrucci, Trainotti. Abbiamo la possibilità di disporre subito di un’altra soluzione entusiasmante e non è cosa da poco. Logicamente le tempistiche non aiutano, ma quando ci si trova di fronte a un infortunio non ci sono sconti“.
Poi l’argomento diventa quello del gruppo Italia: “Voglio mettere in chiaro anche un’altra cosa. Dopo questo periodo di raduno abbiamo necessità di creare un’identità. I ragazzi stanno lavorando con grandissima serietà e disponibilità. Hanno capito il momento. Sanno che non abbiamo tanto tempo per lavorare e lo sto facendo nel migliore dei modi. Darius Thompson ci raggiungerà molto probabilmente a Trieste: la sua aggiunta sarà complessa, ma agevolata dalla disponibilità dei ragazzi“.
E ancora su DiVincenzo e non solo: “Donte ce l’aveva espresso non solo a parole il desiderio di giocare con noi. Viveva con enorme entusiasmo quest’eventuale avventura. Logico che ci sono giocatori dalle caratteristiche diverse, che gli appassionati di NBA avrebbero voluto vedere lui, che gli appassionati dell’Eurolega sostengono Thompson che conosce il basket FIBA meglio di quanto Donte possa. L’unica preoccupazione è delle tempistiche, ma un infortunio non puoi prevederlo. Mi lascia sereno, rispetto alla scorsa estate, che i giocatori abbiano capito il senso di responsabilità, quest’esagerata necessità di esserci ed essere protagonisti. Questo dev’esser supportato da un livello cestistico consistente, e questo dobbiamo metterlo insieme in questi giorni senza Darius e poi agevolarlo quando verrà. Capisco la delusione forte, ma sono altrettanto entusiasta di poter allenare Darius. Con lui ho parlato. Qualche anno fa lo allenavo a Sassari e la Virtus firmò Teodosic. Vissi quella firma con grande entusiasmo: poter vedere dal vivo un giocatore come lui mi rendeva entusiasta anche se sapevo che avrei dovuto averlo come avversario. Donte eravamo tutti felici di poterlo vedere da vicino, però il messaggio che lancio è di ottimismo: prima o poi Donte giocherà con noi. Sono dispiaciuto, forse non sarò io ad allenare, ma l’unica cosa che chiedo è un po’ di comprensione per il sottoscritto“.
Chiosa sulle convocazioni: “Quest’anno per me sarà ancora più complicato fare la squadra. Lo dico con un pizzico di orgoglio: il lavoro della Federazione sul Settore Squadre Nazionali giovanili sta dando i frutti. Ci sono ragazzi che stanno crescendo e mi mettono veramente in difficoltà“.