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Parte il Mondiale di Singapore in vasca: l’Italia cerca conferme e nuove stelle già dal primo giorno

Cambia lo scenario, ma non l’ambizione. A un anno esatto dai Giochi di Parigi, il nuoto mondiale riparte da Singapore per scrivere un nuovo capitolo. Per l’Italia, reduce da uno straordinario bottino di due ori e cinque medaglie olimpiche, l’impresa di migliorarsi appare ardua, ma la fame di successi è rimasta intatta. È un Mondiale di transizione e di rilancio, dove emergono nuovi protagonisti e i veterani difendono il trono. Per l’Italia è il primo Mondiale senza Gregorio Paltrinieri, appena operato, ma con un gruppo di giovani che promette molto bene. Singapore 2025 è anche una rassegna dal sapore storico: per la prima volta, i 50 metri rana, dorso e farfalla saranno osservati speciali, gare che da Los Angeles 2028 diventeranno olimpiche. Un debutto che cambia le prospettive e accende una giornata d’esordio ricca di tricolore, emozioni e promesse da scoprire.

L’interesse dell’Italia in questa prima giornata è focalizzato sui 100 rana, dove gli azzurri si giocano non una ma probabilmente due carte da medaglia, il campione olimpico Nicolò Martinenghi e il sempre più emergente Ludovico Blu Art Viberti che, nonostante il terzo tempo all-time al mondo nei 50, si gioca tutto il suo Mondiale in questa gara. Dopo un’Olimpiade dai ritmi lenti, i 100 rana tornano protagonisti ai Mondiali di Singapore con il cinese Qin Haiyang favorito: ha già nuotato 58.61 nel 2025 e cerca il riscatto dopo il flop di Parigi. A sfidarlo proprio l’azzurro Nicolò Martinenghi, oro olimpico e uomo da podio fisso, anche se con crono più alti quest’anno, ma il varesino ha abituato a dare il meglio di sé nei momenti che contano. Tra i rivali più accreditati i tedeschi Matzerath e Imoudu, lo statunitense Campbell McKean (58.96), il talento cinese Dong Zhihao e l’italiano Ludovico Viberti (59.04). Da non sottovalutare Corbeau, Matheny e i veterani neutrali Shymanovich e Prigoda. Servirà un sub-59 per restare in corsa per le medaglie.

C’è grande attesa in casa Italia per la staffetta 4×100 femminile, che è in crescita esponenziale e può puntare ad un risultato di prestigio. La gara di Singapore 2025 potrebbe segnare la fine del dominio australiano. Orfane di McKeon e delle sorelle Campbell, le Dolphins puntano su O’Callaghan e un gruppo giovane, ma meno esplosivo. Gli Stati Uniti, con Huske, Walsh, Manuel e Douglass, arrivano con il miglior crono stagionale (3:31.20) e puntano al sorpasso. La Cina resta solida e mira al podio con Wu, Cheng e Zhang. Tra le outsider, attenzione a Olanda, Canada e alla formazione NAB, mentre l’Italia, guidata da Sara Curtis, cerca la finale. Dopo anni di egemonia, lo scenario è apertissimo.

Le speranze di medaglia dell’Italia nella prima giornata di gare a Singapore sono riposte, come spesso accade negli ultimi anni, nella staffetta 4×100 maschile, che resta competitiva ad altissimi livelli nonostante l’assenza del più titolato fra i velocisti azzurri, Alessandro Miressi, che ha allentato il ritmo in questa stagione e non è riuscito a qualificarsi. La staffetta ruota attorno all’astro nascente del nuoto azzurro, Carlos D’Ambrosio, che cercherà di tenere alto il nome dell’Italia (che non scende dai podi internazionali di questa gara dall’Olimpiade di Tokyo) assieme a un team di specialisti come Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri, nuovo capitano della Nazionale azzurra, e lo staffettista per eccellenza, Manuel Frigo. L’uomo in più potrebbe essere, come spesso è accaduto in passato, Thomas Ceccon. Le squadre da battere sono sempre le stesse: Usa e Australia su tutti, ma attenzione anche a Cina e Gran Bretagna.

Dopo l’oro olimpico e il record del mondo (2:05.70), Summer McIntosh si presenta per la prima volta ai blocchi dei 200 misti in un Mondiale. La canadese è la favorita assoluta, capace di rivoluzionare la specialità con quattro frazioni perfette. La principale avversaria è Alex Walsh (USA), argento iridato nel 2023, ma meno efficace nel finale. Attenzione anche alla cinese Yu Yiting, bronzo nelle ultime due edizioni, e alla canadese Mary-Sophie Harvey, in grande crescita. Tra le outsider spiccano Gorbenko, Wood, Phoebe Bacon e la giovanissima Yu Zidi (12 anni). L’assalto al podio è aperto, ma la corona sembra già nelle mani di McIntosh. Per l’Italia in vasca Sara Franceschi e Anita Gastaldi: obiettivo plausibile il passaggio alle semifinali, il sogno è un posto in finale.

Nei 400 stile libero maschili dei Mondiali di Singapore 2025, i riflettori sono puntati su Lukas Märtens, neo primatista mondiale (3:39.96) e campione olimpico in carica. Il tedesco guida una delle finali più attese, che vede al via sette degli otto finalisti di Parigi, tra cui l’australiano Sam Short (oro mondiale 2023), Elijah Winnington, e il sudcoreano Kim Woo-min, argento iridato lo scorso anno. Da tenere d’occhio anche gli americani Rex Maurer e il giovane Luka Mijatovic, oltre all’azzurro Marco De Tullio, tornato sotto i 3:45. Servirà una prova da brividi per conquistare un posto in una finale stellare.

C’è Costanza Cocconcelli con l’obiettivo di migliorarsi e di conquistare un posto in semifinale al via per l’Italia in un 100 farfalla che corre molto veloce negli ultimi tempi, grazie soprattutto alla prima donna della storia sotto i 55 secondi, Gretchen Walsh, che arriva ai Mondiali di Singapore 2025 da dominatrice annunciata. Con il record del mondo in 54.60 e le sette migliori prestazioni all-time, l’americana cerca il suo primo titolo mondiale individuale. Alle sue spalle, quattro rivali in pochi centesimi: l’esperta Torri Huske, oro olimpico 2024, la tedesca Angelina Köhler (oro a Doha), l’australiana Alexandra Perkins e la giapponese Mizuki Hirai, primatista mondiale junior. Da seguire anche Zhang Yufei, in calo, Yu Yiting in crescita e la rinata Rikako Ikee. L’Europa si affida a Hansson, Vanotterdijk e Giele per contrastare lo strapotere americano.

Thomas Ceccon inizia la sua variopinta ed ambiziosa avventura iridata con le batterie dei 50 farfalla, gara di cui è stato campione del mondo nel 2023 a Fukuoka. Nonostante un 2025 sottotraccia, l’azzurro ha nuotato un promettente 22.84 a Verona, non omologato, ma più veloce del 23.00 con cui è iscritto. I più accreditati al podio sono Ilya Kharun (22.68) e Noe Ponti, devastante in corta e tra i più continui in stagione. Attenzione al francese Maxime Grousset, all’olandese Nyls Korstanje, all’egiziano Abdelrahman Sameh e al veterano Ben Proud. Completano un campo stellare anche Ribeiro, Rose, Bucher e Sameh, tutti finalisti nel 2023. Finale velocissima, incerta fino all’ultimo centesimo.

Non ci sono azzurre, come da troppo tempo a questa parte, al via nei 400 stile libero con Simona Quadarella, che fa parte dell’élite europea della specialità ma preferisce concentrarsi sulle gare più lunghe. È indubbiamente una delle gare più attese dell’intero mondiale: si rinnova la sfida tra Summer McIntosh e Katie Ledecky. La canadese, fresca primatista mondiale con 3:54.18, è la favorita in assenza della campionessa olimpica Ariarne Titmus. Ma Ledecky, bronzo a Parigi e seconda nel ranking 2025 (3:56.81), non ha mai mancato il podio in carriera. Alle loro spalle, la corsa al bronzo è aperta: in lizza Erika Fairweather, Lani Pallister, Li Bingjie e Claire Weinstein, tutte vicine al muro dei 4 minuti. Attenzione anche a Gose, Costa e alle giovani Perkins e Yang Peiqi. Una gara che promette emozioni e forse un nuovo passaggio di consegne nella storia del nuoto.

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